“Prima gli italiani”, l’associazione Custodes Terrae sempre dalla parte dei più deboli

Imperia. Si chiama Custodes Terrae ed è un’associazione onlus che si occupa di dare una mano, nel vero senso della parola, alle persone che sono in difficoltà. Ha la sua sede ad Imperia in via Strafforello al Parasio e la sua mission è aiutare le famiglie bisognose.

“Siamo nati nel 2014 per affrontare i problemi sociali delle famiglie italiane, i loro bisogni economici, così è nata la colletta alimentare. Purtroppo – spiegano i responsabili dell’associazione – le famiglie, soprattutto quelle italiane, sono ormai dimenticate dalle istituzioni.”

E ancora: “ci si dimentica degli ultimi tra di noi che non hanno ormai più diritti; fa spavento l’indifferenza delle istituzioni e della gente, ci siamo dimenticati di una minoranza di persone italiane disagiate. Il nostro – affermano da Custodes Terrae – è un grido di dolore rispetto all’immobilismo delle istituzioni. Si pensa sempre all’immigrato e ci si dimentica degli italiani, noi siamo i difensori dei diritti degli ultimi, degli italiani.”

L’associazione Custodes Terrae è così composta: Katia Loda è la segretaria dell’associazione, Roberto Arrighini è il contabile, Claudia Zampollo è colei che si occupa di segnalare famiglie in difficoltà, Sergio Loda si occupa dei banchetti e della raccolta alimentare, Massimiliano Traettino è il responsabile della formazione e infine Alessandra Bianchimani è una collaboratrice.

I volontari di Custodes Terrae al momento seguono 14 famiglie di Imperia in difficoltà che sostiene con vestiti e generi di prima necessità e a riguardo affermano: “la mission dell’associazione è quella di dare aiuto ai bisognosi e fare da ponte con le istituzioni, vedi i servizi sociali. Purtroppo ad Imperia la situazione sta peggiorando, stanno aumentando le famiglie povere e allora siamo attivi non solo con la colletta alimentare ma anche con la raccolta di vestiti usati, carrozzine per neonati, oltre che il materiale per la scuola con la collaborazione del comune.”

Spiegano i volontari: “la gente che si rivolge a noi ha tanta paura e vergogna di questa situazione di povertà ma pur vivendo male, queste persone affrontano questa dura vita con dignità. Noi anche per un fatto di riservatezza consegniamo a queste famiglie, una volta a settimana a casa loro, il pacco.”

Infine prossimamente l’associazione è in procinto di organizzare, dopo quello del 2015 sulla condizione della donna, un convegno sulle problematiche sociali.