Ostetricia da Imperia non si tocca, unanime il consiglio comunale a difesa del punto nascite






Imperia. “Imperia è contraria allo spostamento e che non ci sia più nessuno nato a Imperia non mi sta bene, io sulla carta di identità vorrei che rimanesse. Devono essere mantenute e incentivate le strutture a Imperia, no ad un de-potenziamento; almeno fino a quando non sarà costruito e funzionante l’ospedale unico. Lì si che potremo avere la certezza di una tutela nei confronti del cittadino.”
Con queste parole il sindaco Capacci ha aperto il consiglio comunale di Imperia monotematico sulla sanità. Stasera si approverà un documento bipartisan che chiede di non spostare il reparto di ostetricia da Imperia a Sanremo.
Ecco alcuni interventi dei consiglieri comunali:
Fossati di Imperia Riparte ha detto: “la chiusura del punto nascite è irragionevole, un’operazione che avrebbe dei costi da sostenere non ragionevoli. E’ necessario che ci siano due punti nascite, con eccellenze e realtà che si sono sempre state.” E ancora: “questo documento critica fortemente le decisioni del centro sinistra a livello di sanità fatte negli ultimi 10 anni.”
Grosso di Imperia Bene Comune ha affermato: “è importante che la politica oggi prenda atto che si è interpretato male il concetto di diritto alla salute. Ci sono forze in questa città e provincia che hanno fatto battaglie in questi 10 anni che la politica dell’ospedale unico non è la soluzione per il nostro territorio.” Ancora Grosso: “questo documento fatto insieme deve essere la prima risposta alla regione, dove chiediamo una pianificazione seria, anche noi siamo cittadini di serie A, dobbiamo avere coraggio di rivolgerci a Toti e Viale di chiedere di difendere questo territorio.”
Falciola di Forza Italia: “c’è in atto un de-potenziamento dell’ospedale di Imperia. Questo documento che noi oggi andiamo a votare è un documento forte; la regione Liguria in questi ultimi 10 anni doveva monitorare questa cosa ma così non è stato.”
Saluzzo di Imperia di Tutti Imperia per Tutti: “una serata importante civilmente politica per il consiglio comunale, abbiamo abbandonato le bandiere e messo al centro gli interessi dei cittadini. Io non vorrei scivolare nella guerra dei campanili ma dobbiamo lavorare insieme per la riqualificazione e difesa delle strutture sanitarie sul nostro territorio.”
Lagorio del PD: “il diritto alla salute non deve portare tagli ai servizi in generale e soprattutto nella sanità.”
In aula a seguire il dibattito erano presenti numerosi cittadini “armati” dei nastrini azzurri e rosa, i comitati spontanei e il sindaco di Diano Marina Giacomo Chiappori, l’assessore dianese Bregolin e l’ex sindaco di Cervo Ragni.