Orafo incensurato spara e rapina gioielleria: subito arrestato è mistero sul perchè del gesto

18 febbraio 2016 | 18:14
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Orafo incensurato spara e rapina gioielleria: subito arrestato è mistero sul perchè del gesto
Orafo incensurato spara e rapina gioielleria: subito arrestato è mistero sul perchè del gesto
Orafo incensurato spara e rapina gioielleria: subito arrestato è mistero sul perchè del gesto
Orafo incensurato spara e rapina gioielleria: subito arrestato è mistero sul perchè del gesto
Orafo incensurato spara e rapina gioielleria: subito arrestato è mistero sul perchè del gesto
Orafo incensurato spara e rapina gioielleria: subito arrestato è mistero sul perchè del gesto

Ha giocato un ruolo fondamentale, nello sviluppo delle indagini, la testimonianza della commessa

Ventimiglia. E’ un orafo di Sanremo, Rolando Chiara, attualmente in stato di fermo, l’uomo che ieri ha rapinato la gioielleria “Fil d’Or” di via Roma.

L’uomo, un 50enne incensurato, è entrato nel negozio approfittando della porta aperta: la proprietaria, infatti, si trovava in piedi sulla soglia.

L’uomo, con il casco in testa e gli occhiali da sole a camuffargli il viso, ha spintonato la titolare, facendola cadere a terra. Ma questo non è bastato a spaventare l’anziana che, sfoderando una certa dose di sangue freddo, lo ha sfidato: “Sparami pure, tanto lo so che la tua pistola è un giocattolo”.

Il ladro “improvvisato” ha così rivolto l’arma verso il bancone, dietro al quale era rimasta la commessa, e ha esploso un colpo.

Solo a quel punto la seconda donna, terrorizzata, ha iniziato a riempire di gioielli la sacca sporta dallo stesso malvivente che è poi scappato a bordo del suo scooter ed è tornato a casa, a Sanremo, lasciando dietro di lui diverse tracce.

Pochi istanti dopo, sul posto sono arrivati gli agenti della squadra mobile di Ventimiglia che hanno interrogato i testimoni.

Ha giocato un ruolo fondamentale, nello sviluppo delle indagini, la testimonianza della commessa: quel l’uomo lei lo aveva già visto. Dopo un primo momento di comprensibile smarrimento, la donna ha ricordato tutto: il ladro era già stato nel negozio un anno prima ed, essendo orafo, aveva proposto alla gioielleria “Fil d’Or” una collaborazione.
Sulla base di queste parole, gli uomini dell’investigativa hanno iniziato le indagini, analizzando anche le telecamere interne al locale e quelle cittadine che immortalavano l’uomo sul suo scooter bianco nel suo percorso verso casa.

Dopo un primo momento, in cui le indagini sembravano portare ad un incensurato di Imperia, anch’esso orafo, la polizia ha poi lasciato cadere questa ipotesi in quanto l’uomo, al momento dei fatti, si trovava all’interno del suo negozio. Ma ulteriori accertamenti hanno portato a scoprire, subito dopo, l’esistenza di un fratello orafo la cui attività è, invece, a Sanremo.

Immortalato dalle telecamere di Bordighera, il ladro improvvisato viaggia a bordo del suo scooter.
Si nota il suo casco nero, con una striscia bianca nel mezzo. Spiccano gli occhialini da sole con la montatura bianca che ha indossato durante la rapina e si vede anche la pistola, detenuta illegalmente, con la quale ha minacciato di morte le due donne.

Nel giro di tre ore, così, gli agenti del commissariato di Ventimiglia e di Sanremo hanno individuato l’uomo, ora in stato di fermo per i reati di rapina pluriaggravata, lesioni, minacce gravi oltre al porto abusivo di armi.

Refurtiva e pistola non sono state ancora recuperate, ma le indagini sono soltanto alla prima fase anche perché resta da capire il movente del gesto. A detta della moglie, l’uomo non aveva problemi economici o motivi validi che potessero spingerlo a commettere una rapina a mano armata.