Marco Sichetti e ADGP, la forza della Onlus per i giovani diabetici ponentini

4 febbraio 2016 | 09:44
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Marco Sichetti e ADGP, la forza della Onlus per i giovani diabetici ponentini

Prossimo obiettivo dell’Associazione Diabete Giovanile del Ponente: l’apparecchiatura per l’analisi dell’emoglobina glicata

Sanremo. Prossimo obiettivo sociale, riuscire ad ottenere, tramite l’Asl, l’apparecchiatura per l’analisi dell’emoglobina glicata a cui i giovani diabetici devono sottoporsi ogni tre mesi.

Perché una figlia di poco più di sei anni e malata da tre di Diabete Mellito di tipo 1 è un’esperienza che Marco Sichetti conosce bene. E dopo essere riuscito a trovare un equilibrio emotivo ed una gestione accettabile dell’insulino-dipendenza della sua piccola, dal 2013 è Presidente di ADGP, l’Associazione Diabete Giovanile del Ponente nata nel 2008 come appoggio alle famiglie, sia nella sfera sanitaria che nell’informazione su tutta la Provincia imperiese.

Ad oggi una quarantina i genitori associati e circa quattordici i ragazzi, nonostante sul territorio di casi se ne riscontrino molti “restii ad avvicinarsi probabilmente per paura o vergogna” spiega Sichetti al vertice dell’unica associazione provinciale rivolta ai diabetici autoimmuni nell’obiettivo di unire e condividere problematiche legate a questa patologia.

E proprio tra le difficoltà che in questi giorni la Onlus sta riscontrando c’è la “carenza di presidi” all’Asl: pungidito, striscette per misurare la glicemia, etc. Tutto il materiale che urge nella gestione della malattia sempre più spesso viene fornito col contagocce, in numero sempre esiguo rispetto alle esigenze effettive di casi che, come per la figlia di Marco Sichetti, possono invece abbisognare anche di 10 controlli giornalieri. “Strumenti indispensabili che, se non rilasciati dal Servizio Sanitario, – spiega ancora il Presidente – devono forzatamente essere comprati in farmacia dalle stesse famiglie con spese per qualcuno davvero insostenibili”.

Ma le difficoltà sono spesso anche relazionali per giovani e adolescenti che, per dover vivere da sorvegliati speciali, diventano purtroppo vittime di angherie e derisioni di coetanei “pocosensibili e informati”.

Il mondo del Diabete è, dunque, argomento vastissimo anche se le indicazioni raccontano della più comune tra le malattia metaboliche, tra l’altro con casi in aumento.

Ad essere colpiti sono soggetti sotto i 40 anni di età, con una forte prevalenza di bambini. I sintomi possono scatenarsi improvvisamente: sete frenetica, aumento della diuresi, inappetenza a tavola e repentina diminuzione di peso restano le principali avvisaglie.

Una forma, questa, che rende insulino-dipendenti, poiché, non producendo più insulina (l’ormone prodotto dal pancreas che porta nelle cellule lo zucchero presente nel sangue), per sopperire alla carenza insulinica i malati devono assumere quotidianamente per più volte questo ormone.

Molto di prezioso ha fatto finora l’Associazione Diabete Giovanile del Ponente sotto l’egida del CE.S.P.IM-Centro Servizi al Volontariato della Provincia di Imperia, e ancora tanto si prefigge: nella Giornata Mondiale del Diabete, il 14 e 15 novembre, i propri infopoint sono sempre presenti nelle piazze ponentine; ma anche la musica riesce a fare da richiamo e collante sociale: da tre anni consecutivi vengono realizzati concerti di beneficienza ad offerta libera: Un progetto social-musicale che ha tutti i presupposti per trasformarsi in una collaborazione per lunga data.

Dal 2015 l’Associazione Diabete Giovanile del Ponente si avvale anche della stabile collaborazione di una psicologa, la dott.sa Chiara Mantini, una preziosa figura professionale a supporto dei ragazzi diabetici e delle loro famiglie.

Nel frattempo, chi è genitore di un figlio diabetico sulle proprie spalle porta una croce perenne, in un quotidiano vissuto nel totale riflesso di chi si ama, per gestirne e custodirne un benessere tutt’altro che scontato.