I fiori di Rubino a Floramondadori 2016

15 febbraio 2016 | 09:36
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I fiori di Rubino a Floramondadori 2016

Il 19-20-21 marzo 2016 al Palazzo del Parco di Bordighera

Bordighera.“I Fiori di Rubino” saranno a Floramondadori , kermesse florovivaistica-culturale organizzata da R&B Agricoltura e Mondadori Bookstore, con il patrocinio del Comune di Bordighera il 19-20-21 marzo 2016 al Palazzo del Parco di Bordighera.

Spirito libero e controcorrente, Antonio Rubino nel suo celebre “Curriculum Ridiculum” si presenta così: “giornalista per ragazzi, favolista, autore di libretti e di commedie, decoratore di ambienti, scenografo, attore, polemista, regista di disegni animati e persino, nei ritagli di tempo, raccoglitore di olive”.

I suoi meriti, oggi riconosciuti da tutti, erano ben altri, di più cospicua importanza ed a testimoniarlo resta la sua vasta produzione poetica, letteraria, pittorica nel senso più esteso del termine, e, persino, quella di compositore musicale.

Ritenuto da molti come il padre del fumetto italiano, Rubino rinnovò l’illustrazione e la letteratura per l’infanzia in Italia, caratterizzandosi per l’inserimento nelle sue opere di fiori, piante e paesaggi interpretati sempre con grande e sorprendente fantasia.

La natura ed il paesaggio, in particolare quello del suo ponente ligure, sono stati per lui una fonte inesauribile di ispirazione, aiutato in questo anche dalla sua profonda conoscenza del mondo verde, certamente ricevuta in eredità dal padre Giovanbattista, banchiere di professione, ma anche botanico d’elezione.

Osservando le sue illustrazioni si possono notare agevolmente, fra gli infiniti elementi del decoro, la continua presenza di decine e decine di fiori, a volte riprodotti abilmente, come fossero delle vere e proprie tavole botaniche, altre volte risultato e frutto della sua effervescente fantasia.

Sia quelli che ornano i lussureggianti giardini della costa, sovente provenienti da molto lontano, sia quelli spontanei che andava a cercare anche il giorno in cui si è addormentato in mezzo a loro e molti dei quali continuano a nascere proprio nei dintorni del suo “Castel Baiardo”.

Fiori e piante, che hanno una storia strettamente connessa alla vita dell’uomo, che rappresentano valori simbolici e che ci permettono di leggere anche sotto questo nuovo aspetto la sua intera opera, solo apparentemente fantastica.

I fiori ed il paesaggio gli venivano in soccorso per esprimere sensazioni, che non sempre potevano essere pronunciate ed il disegno rappresenta per lui lo strumento principale per consentire ai suoi lettori l’ingresso nel suo mondo affettivo e creativo.

Con il disegno esprime disagi, preoccupazioni e problemi, difficili da descrivere con le parole. Nelle sue opere, ricche di sfumature e di intensità, anche un piccolo scarabocchio, un segno particolare o una macchia apparentemente fuori luogo nascondono un significato preciso.

La mostra presentata all’interno di Floramondadori , vuole essere l’occasione per offrire una diversa chiave di lettura di alcune opere tra le molte realizzate dall’Uomo, che parlava a tutti i bambini, compreso quello che ognuno di noi custodisce gelosamente dentro di sé.

Il suggerimento, o se preferite il gioco, è quello di individuare nei quadri e negli affreschi da lui realizzati in zona, i fiori e le piante, che vi ha inserito, di cercarne il significato simbolico raccogliendo il suo invito a non trascurare, ma a preservare l’ambiente e la vita di tutti gli esseri viventi, animali e vegetali compresi.

Delle oltre 70 opere analizzate, ne abbiamo scelte alcune che comprendono gli affreschi del Miramonti, la famosa “Taberna bajocca”, alcune delle tele che fanno parte della Pinacoteca del Comune di Baiardo, che troveranno presto dimora nei nuovi locali comunali, ed altri quadri provenienti da collezioni private.

Una mostra che rappresenta anche una succosa occasione sia per chi già li conosce sia per chi li ammiri per la prima volta.

Una sola piccola avvertenza, trattandosi di un tentativo di identificazione, può accadere di essere incorsi in una forzatura e, quindi, il pubblico è libero di eccepire ed è gentilmente pregato di suggerire alternative agli abbinamenti floreali proposti. ( Edizioni Zem, Mostra a cura di Alfredo Moreschi e Claudio Porchia )