Fotografa poliziotti e manda lo scatto al pusher: uno in carcere per spaccio, l’altro nei guai per violazione della privacy

Il giovane, invitato a fare chiarezza sull’accaduto, ammetteva di essere stato l’autore della foto che, inviata all’arrestato, veniva da questi commentata con una frase offensiva rivolta agli agenti in servizio
Imperia. E.M., cittadino egiziano di 19 annni, con numerosi precedenti penali, e’ stato tratto in arresto per spaccio di sostanze stupefacenti, nel pomeriggio di ieri, dalla squadra volante della Questura.
Nell’ambito dei servizi di pattugliamento delle zone periferiche della città, intensificati su input del questore Leopoldo Laricchia e finalizzati a garantire una maggiore e più efficace attività di prevenzione, uno degli equipaggi in servizio di controllo del territorio, ha proceduto alla ispezione, in strada Colla, di un veicolo in sosta, al cui interno si trovavano due giovani.
Il passeggero, visibilmente agitato, è stato incalzato dalle domande degli agenti che, al termine di un approfondito controllo, hanno rinvenuto, nella disponibilità del giovane egiziano, 7 grammi tra hashish e marijuana, 1600 euro in contanti, circa 10 “cartine”, numerose pellicole in plastica termosaldate per il confezionamento delle dosi ed un “grinder”.
Quest’ultimo, meglio noto come “macina erba”, consente di sbriciolare o sminuzzare marijuana e hashish, grazie alle due parti complementari che lo compongono e dotate di piccoli chiodi. attraverso la rotazione antitetica delle due meta’, e’ possibile sminuzzare la sostanza stupefacente ed inserirla nelle “cartine”.
Il giovane, condotto negli uffici della questura, e’ stato sottoposto alle procedure di fotosegnalamento, al termine delle quali, accertata la sua identità, e’ stato tratto in arresto in attesa della udienza di convalida.
L’ispezione del telefono cellulare dell’arrestato ha consentito, infine, di individuare una fotografia che ritraeva tre operatori della polizia di stato, in uniforme, all’interno degli uffici della squadra volante. Lo scatto, ricevuto dal giovane attraverso la messaggistica “whatsapp” nella notte del 22 febbraio, è stato effettuato da C.N., imperiese di 19 anni, incensurato, il quale si trovava negli uffici della questura a seguito di un controllo che si concludeva con la denuncia in stato di liberta’ del conducente del veicolo a bordo del quale viaggiava.
Il giovane, invitato a fare chiarezza sull’accaduto, ammetteva di essere stato l’autore della foto che, inviata all’arrestato, veniva da questi commentata con una frase offensiva rivolta agli agenti in servizio.
Pertanto, appurati i fatti, C.N. veniva deferito alla competente autorità giudiziaria per il reato previsto dall’articolo 167 del codice della privacy, avendo divulgato l’immagine degli agenti della Polizia di Stato senza il loro consenso.
L’egiziano, tratto in arresto, veniva inoltre indagato per oltraggio a corpo amministrativo, avendo offeso l’onore ed il prestigio dello stesso.