Bordighera, alla chiesa valdese interessante incontro sulla “libertà”

17 febbraio 2016 | 21:56
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Bordighera, alla chiesa valdese interessante incontro sulla “libertà”
Bordighera, alla chiesa valdese interessante incontro sulla “libertà”
Bordighera, alla chiesa valdese interessante incontro sulla “libertà”
Bordighera, alla chiesa valdese interessante incontro sulla “libertà”
Bordighera, alla chiesa valdese interessante incontro sulla “libertà”
Bordighera, alla chiesa valdese interessante incontro sulla “libertà”

“La libertà non si può declinare al plurale”, ha dichiarato Terino, “Perché non esistono “le libertà”, ma una sola libertà: quella appartenente ad ogni persona”

Bordighera. Interessante conferenza sul tema della libertà oggi alla chiesa valdese di via Vittorio Veneto.
Ad introdurre l’argomento dell’incontro è stato il pastore valdese Jonathan Terino.
“Quella di oggi è la festa laica dei valdesi”, ha esordito, “Laica perché il 17 febbraio del 1848 ancora nulla venne fatto per la libertà religiosa”.
Quel giorno, infatti, il re Carlo Alberto concesse ai valdesi di godere di tutti i diritti civili e politici al pari dei sudditi cattolici e la possibilità di frequentare le scuole e conseguire i gradi accademici. Ma non si parlava ancora di libertà di culto, né religiosa.

“Carlo Alberto non desiderava concedere queste emancipazioni ai valdesi”, ha spiegato il pastore, “In quanto succube dell’influenza clericale. Ma le grandi diplomazie fecero pressione sul piccolo regno sabaudo e il re dovette adeguarsi”.

Oggi, 17 febbraio, il centro valdese della Città delle Palme ha voluto ricordare quel giorno. Ma anche una data più lontana nel tempo: il 17 febbraio del 1600 il libero pensatore Giordano Bruno veniva arso vivo a Roma, in piazza Campo de’ Fiori.

Da questi due avvenimenti storici importantissimi, è nata la necessità di discutere su cosa sia la libertà.
“La libertà non si può declinare al plurale”, ha dichiarato Terino, “Perché non esistono “le libertà”, ma una sola libertà: quella che appartiene ad ogni persona”.
“La libertà, però, è un cammino in divenire, non un dono acquisito”, ha aggiunto, “Ed è sempre in relazione a qualcosa: libertà e pane sono un binomio inscindibile, per esempio, ma anche libertà e giustizia convergono”.

“Nel nostro paese non esisteva una legge sulla libertà religiosa”, ha poi spiegato ai presenti, “Eppure è una libertà fondamentale che, tra l’altro, comprende anche la libertà di non credere, di non avere una religione, di essere atei. Dovemmo aspettare il 1947 per avere una costituzione che garantisca la libertà inviolabile delle persone”.