Al via la campagna elettorale dei moderati, Claudio Scajola “su Ventimiglia avevo ragione io”

Su Diano Marina al via al toto alleanze all’infuori dei partiti: spazio alle liste civiche. Una battuta sul caso di via Cascione riferita a Capacci, “quando si fanno le cose bisognerebbe avere il massimo consenso possibile”
Imperia. L’ex ministro Claudio Scajola ha incontrato questo pomeriggio all’hotel Rossini diversi iscritti e simpatizzanti del centro destra per discutere della prossima tornata elettorale di primavera che vedrà 21 comuni della provincia di Imperia, soprattutto le piccole municipalità dell’entroterra andare al voto. E proprio l’organizzazione della campagna elettorale è stata uno degli argomenti all’ordine del giorno nell’agenda di Scajola.
“Queste elezioni in provincia di Imperia sono di una portata limitata, si vota in 21 comuni sono tutti comuni piccoli dove credo bisogna cercare di mettere insieme le persone migliori e con liste civiche senza divisioni ideologiche ma soprattutto con persone che hanno voglia e capacità di farlo.”
Ancora Scajola: “Diano Marina è quello più grosso di questi comuni. Cinque anni fa non ci fu divisione, ci fu una versione diversa e anche stavolta non credo. Non so quali sono i partiti sul campo e credo che gli attuali amministratori siano spuri, civici, non so a quale partito appartengano. Vedranno i dianesi cosa è meglio fare. Oggi li ho rimessi insieme un po’ tutti per parlare con loro, sentire i problemi e vedere cosa ritengono far meglio, senza dare input a nessuno ma solo cercare le persone migliori. E poi – prosegue – non conta vincere un comune o meno, conta avere delle coerenze, una serietà di comportamento, avere della correttezza nell’amministrare, si devono mettere insieme le persone che hanno delle vicinanze, capacità e che si possono trovare insieme facendo squadra. Si faranno delle riunioni, il tutto lontano dalle ideologie di partito…”
Sulla sentenza del consiglio di Stato su Ventimiglia comune sciolto ingiustamente per infiltrazioni mafiose, Scajola ha evidenziato: “io l’ho sempre sostenuto fin dal primo giorno e parlano gli atti sulle cose che ho sempre dichiarato. Forse in qualche modo qualcuno ha pensato di farmela pagare, vedendo l’evolversi di alcune vicende giudiziarie dove ci sono dentro appunti e informative che significavano quanto io spalleggiassi questi comuni che invece erano -sorride – infiltrati dalla mafia e sciolti per mafia.
Avevo ragione io ma avevano ragione anche quelli di buon senso che stavano zitti. Le infiltrazioni a Bordighera e Ventimiglia non ci sono mai state, d’altra parte una persona di buon senso avrebbe capito subito che era impossibile credere che in tutto il nord Italia ci fossero due comuni, infiltrati dalla mafia e tutti e due che combinazione, in provincia di Imperia.”
Un complotto nei suoi confronti?
“Mettendo in fila – afferma Scajola – da quando io mi sono dimesso da ministro, nel giro di due mesi è successo: l’inchiesta sul porto di Imperia che è finita anche questa con un processo, in nulla, nel frattempo il porto è fermo e bloccato. Poi è successo lo scioglimento del comune di Bordighera e il trasferimento del Prefetto che si era opposto allo scioglimento di Bordighera, poi lo scioglimento di Ventimiglia. Veda lei, tutte in fila queste cose non solo mi lasciavano perplesso allora, mi lasciano ancora più perplesso adesso e mi lasciano perplesso i silenzi di chi non guarda e fa finta di non vedere.”
Infine una domanda sulla pedonalizzazione di via Cascione, sulla querelle tra commercianti e il sindaco Capacci, Scajola risponde così: “se permette non mi addentro a questo argomento perchè non ne ho tutti gli elementi. Posso soltanto dire che quando si fanno le cose bisognerebbe avere il massimo consenso possibile.”
All’incontro di stasera erano presenti, tra gli altri: Giorgio Valfrè, Paolo Barabaschi, Enzo Amabile, Angelo Dulbecco,, Giovanni Ballestra, Mauro Albanese, Filippo Guasco, Guglielmo Guglielmi, Gianni Giuliano, Luigino Dellerba, Luigi Sappa etc…