La brutalità dei lager nazisti: l’ultimo superstite di Dachau si racconta agli studenti




Un testimone della nostra storia
Sanremo. Domenica sera appuntamento con la storia a Sanremo. È stato ospite nei locali della federazione operaia. Enrico Vanzini, l’ultimo italiano sopravvissuto ai campi di concentramento nazisti, per essere precisi quello di Dachau. L’Incontro, sold out, è stato organizzato dal liceo “Cassini” in collaborazione con la locale sezione dell’Anpi.
Gli studenti e le persone presenti a questa importante conferenza hanno potuto ascoltare una diretta testimonianza di quanto era dura e crudele la vita nei lager nazisti, un luogo deputato all’annullamento della dignità umana, luoghi di morte ideati dalla follia del Terzo Reich per eliminare gli ebrei in primis oltre ad omosessuali, zingari, massoni, oppositori politici e tutti coloro che non erano graditi al regime nazista.
Dopo i saluti dei dirigenti scolastici del “Cassini”‘ dell’Anpi per voce di Amelia Narciso e dell’amministrazione comunale per voce dell’assessore alla cultura Daniela Cassini, Vanzini, testimone di quei giorni ha raccontato ad esempio che quando fu liberato dagli americani nel 1945 pesava 20 kg. Oppure di quando fu costretto dai nazisti, come prigioniero di guerra italiano, a doversi occupare di mettere i cadaveri dei suoi compagni e non solo nei forni crematori. In un documentario della durata di un’ora Vanzini ha ripercorso con gli studenti questa sua triste avventura durata 7 mesi in uno dei campi di concentramento più crudeli.
Insomma una pagina di storia da ascoltare e conservare nella propria memoria. Gli errori del passato devono servire a migliorare il futuro e le nostre giovani generazioni devono portare avanti i valori della libertà e della resistenza e non cadere nella trappola dei populismi che più di 70 anni fa portarono il nostro paese e i nostri nonni verso il totalitarismo, il razzismo e una sanguinosa guerra.