Rubava agli anziani: ricercata romena arrestata dalla polizia di frontiera

19 febbraio 2016 | 15:20
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Rubava agli anziani: ricercata romena arrestata dalla polizia di frontiera
Rubava agli anziani: ricercata romena arrestata dalla polizia di frontiera
Rubava agli anziani: ricercata romena arrestata dalla polizia di frontiera

Conclusi gli atti e le formalità d’ufficio, la donna veniva tratta in arresto e condotta al carcere di Genova Pontedecimo

Ventimiglia. Tratta in arresto dagli uomini del Settore Polizia di Frontiera all’atto del suo arrivo dalla Francia a bordo di un treno “Thello” in quanto ricercata dal 2014.

La donna, controllata sul predetto treno, non convinceva gli Agenti di Frontiera e, malgrado la regolare documentazione, decidevano di approfondire gli accertamenti mediante interrogazioni in Banca Dati e rilievi fotodattiloscopici. Da questi emergeva che S.A.. rumena di 35 anni, con una serie di precedenti penali per reati contro il patrimonio commessi dal sud al nord Italia, era colpita da ordinanza applicativa di misura cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Genova il 18.12.2014 per furto aggravato, che era solita compiere soprattutto ai danni di ingenui anziani.

L’ultima denuncia, in carico ai Carabinieri di Vallecrosia, riguardava proprio un anziano, avvicinato nel giugno del 2014 da una minorenne debitamente “istruita” che dopo averlo accompagnato per breve tratto di strada lo aveva invitato a seguirla per presentargli una collega, S.A., la quale, con provata destrezza, si era appropriata della collana d’oro che l’anziano portava, caro ricordo di famiglia, sfilandogliela dal collo. Indagini avviate dall’Arma, a seguito di altre denunce sporte sempre a Vallecrosia per furti avvenuti con simili modalità sempre a danno di anziani, portavano all’arresto di alcuni stranieri tra cui la minorenne suddetta e venivano, altresì, rinvenuti numerosi gioielli, frutto di altrettanti furti, tra i quali la collana asportata all’anziano vallecrosino che riconosceva il gioiello e, dalle foto, anche la donna che glielo aveva asportato nel frattempo fuggita in Francia.

Conclusi gli atti e le formalità d’ufficio, la donna veniva tratta in arresto e condotta al carcere di Genova Pontedecimo.