“Mare ceduto a i francesi”, interrogazione alla Camera di FdI-An

19 febbraio 2016 | 12:49
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“Mare ceduto a i francesi”, interrogazione alla Camera di FdI-An

Sanremo. Il deputato di Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale On. Edmondo Cirielli, anche su indicazione del Portavoce Provinciale Fabrizio Cravero e vista la preoccupazione espressa dai consiglieri comunali di Sanremo Luca Lombardi e Gianni Berrino, ha depositato un’interrogazione parlamentare urgente al Governo per sapere quali iniziative urgenti intenda adottare per quanto concerne la cessione di porzione di acque territoriali del Mar Ligure e del Mare Sardo, entrambe zone note per la pescosità.

In particolare le aree cedute alla Francia, a mezzo di un accordo mai ratificato dal Parlamento tra il ministro Gentiloni e il ministro francese Fabius, riguardano una zona di mare ove viene pescato il famoso “Gambero Rosso di Sanremo”, specie che rende famosa la nostra Città in tutto il mondo.

L’interrogazione, a cui dovrà rispondere il Presidente del Consiglio dei Ministri, nonché il Ministero degli esteri ed il Ministro delle Politiche Agricole, è stata altresì firmata dal nostro Presidente Nazionale On. Giorgia Meloni e dagli altri On. Di Fdi-An Achille Totaro e Giovanna Petrenga.

Ecco il testo completo: “Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale, al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali. —

Per sapere – premesso che: è di poche settimane fa la notizia, a giudizio dell’interrogante assurda, che il Governo Renzi, all’insaputa di tutti, avrebbe regalato alla Francia decine di migliaia di acque territoriali al largo delle coste della Liguria e della Sardegna;

l’accordo internazionale, siglato a Caen il 21 marzo 2015 tra il Ministro degli esteri francese Fabius e quello italiano Gentiloni, prevede modifiche ai confini marittimi tra i due Paesi con la cessione, in particolare, di porzioni infinite di mare alla Francia, in particolare quelle aree notoriamente più pescose e battute dalle imbarcazioni;

tale incredibile operazione, compiuta in spregio non solo dei cittadini italiani ma anche delle istituzioni è, peraltro, balzata agli onori delle cronache solo dopo che alcuni pescherecci della regione Liguria, convinti di pescare in acque italiane, sono stati fermati dalle autorità transalpine;

notizie analoghe a quanto accaduto ai pescherecci liguri stanno arrivando anche dalla Sardegna: è successo, infatti, che alcune imbarcazioni provenienti da Alghero ed impegnate in una battuta nelle zone dove erano solite recarsi siano anch’esse state fermate dalla guardia costiera francese, con l’accusa di aver violato le loro acque territoriali;

l’accordo sarebbe stato fatto scattare nei giorni scorsi in modo unilaterale dalla Francia, considerato che lo ha già fatto ratificare al proprio parlamento, mentre non altrettanto ha fatto il Governo italiano che ha agito in modo silente e non lo ha mai sottoposto al Parlamento per la ratifica;

sono sconosciute le motivazioni che hanno portato alla definizione di un accordo così penalizzante e soprattutto senza alcun coinvolgimento delle autorità nazionali, locali e delle stesse categorie produttive interessate;

viste le modalità con le quali i cittadini italiani stanno prendendo coscienza del fatto, non è escluso che anche altre siano le aree passate, in perfetto silenzio, sotto la sovranità dei francesi –:

quali elementi intendano fornire in relazione ai fatti esposti in premessa e, considerata la gravità degli stessi, quali urgenti iniziative ritengano opportuno adottare per fare chiarezza su questa vicenda e per impedire immediatamente altre azioni di blocco delle imbarcazioni italiane prima che l’accordo internazionale venga ratificato anche dal Parlamento italiano, e se siano state cedute altre porzioni del territorio italiano a Stati esteri”.