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Sanremo Attiva: “Fermiamo la costruzione del Megadigestore dei rifiuti di Colli”

5 febbraio 2016 | 13:18
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Sanremo Attiva: “Fermiamo la costruzione del Megadigestore dei rifiuti di Colli”

La Commissione evidenzia perplessità in ordine alla scelta tecnologica, all’efficienza in termini di recupero di materiale, alla produzione di biogas da bruciare in loco e all’incertezza di alcuni materiali recuperati.

Sanremo. Francesca Antonelli per “Sanremo Attiva” scrive quanto segue:

L’esito della Commissione parlamentare d’inchiestasullo stato della gestione dei rifiuti in Liguria è appena stato reso pubblico. Da questo documento emerge una situazione generale di completa assenza di programmazione e di scelte devastanti per l’impatto sul territorio, caratterizzate da gravissima inefficienza ed estremamente permeabili ad infiltrazioni criminali.

Da questa diagnosi la nostra Provincia di certo non si salva. Fa impressione a chi scrive il fatto che le osservazioni della Commissione coincidano punto per punto con quanto Sanremo Attiva sta dicendo ormai da anni, nel tentativo di persuadere le istituzioni del nostro territorio a fermarsi e a studiare in maniera seria un percorso alternativo per la gestione dei rifiuti, restando ovviamente inascoltati, quando non derisi.

Tra l’altro, questo documento è stato pubblicato proprio l’indomani di un incontro tenutosi a Taggia, presso Villa Boselli, incentrato sul progetto dell’impianto di trattamento dei rifiuti in località Colli. Al termine dell’incontro e nei giorni successivi, numerosi partecipanti ci hanno manifestato il loro sconcerto per quanto si sta progettando.

La Commissione evidenzia, parlando di questo impianto, le nostre stesse perplessità in ordine alla scelta tecnologica, all’effettiva efficienza in termini di recupero di materiale, alla produzione di biogas da bruciare in loco, alla incertezza sulla destinazione di alcuni materiali recuperati, come il plasmix, che a nostro avviso non potranno altro che essere avviati alla combustione, in spregio agli accordi preliminari, che prevedevano di non destinare i nostri rifiuti, anche dopo la lavorazione, ad inceneritori.

“Le informazioni fornite dalla provincia non consentono di individuare chiaramente la tipologia impiantistica prescelta e per certi versi l’impianto non sembrerebbe coerente con le indicazioni fornite dalla stressa provincia al raggruppamento temporaneo di impresa (…) Non sono noti i rifiuti in input (…) Desta anche perplessità l’indicazione che sarà prodotta energia sotto forma di biogas (…) così come perplessità destano le previsioni sull’agglomerato plasmix per il quale non viene dichiarata la destinazione finale”.

Ci auguriamo che questa voce forte e autorevole di contrarietà all’impianto allo studio venga presa in considerazione dai nostri amministratori, ai quali chiediamo di non sottovalutare i rischi insiti in questa scelta.

Anche se per poco, siamo ancora in tempo per fermare una progettazione disastrosa e studiare insieme un’alternativa valida. La vostra scelta sull’impianto condizionerà in maniera irreversibile il nostro territorio per i prossimi decenni: avete la possibilità di fare una scelta nuova, storica, che per una volta nella gestione dei rifiuti nella provincia di Imperia, potrebbe portare benefici alla collettività.