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Crisi del Faggio, la disperazione dei dipendenti: “Non riusciamo a pagare l’affitto”

4 febbraio 2016 | 17:46
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Crisi del Faggio, la disperazione dei dipendenti: “Non riusciamo a pagare l’affitto”

La “tredicesima” saltata, lo stipendio di dicembre pagato soltanto per circa due terzi e quello di gennaio perso nelle pieghe della crisi

Savona. La “tredicesima” saltata, lo stipendio di dicembre pagato soltanto per circa due terzi e quello di gennaio perso nelle pieghe di una crisi che tiene in ansia centinaia di persone.

Faggio protesta presidio

Mentre all’interno della prefettura le istituzioni discutevano delle azioni da mettere in atto per garantire lo stipendio dei lavoratori de “Il Faggio”, all’esterno i dipendenti manifestavano in presidio. A preoccuparli, ovviamente, è la nebbia che avvolta il loro futuro e anche il loro presente, visto che ad oggi, 4 febbraio, parte dei compensi precedenti passati non è stata ancora versata.

E senza soldi è difficile pagare i conti: “Senza salario è difficile pagare l’affitto e il mutuo – spiega una dipendente – Senza contare che tanti abbiamo la cessione del quinto dello stipendio. Siamo tutti in difficoltà, siamo tutti disperati e senza soldi, non sappiamo come andare avanti”.

Ognuno ha il suo problema, che è frutto di un problema più grande nato a monte: “I quattro milioni e mezzo che sono ‘spariti’ devono essere ripagati ma non è giusto che a farlo siano i soci o noi dipendenti, che già abbiamo fatto un sacrificio per la cooperativa. Siamo stati disposti a firmare la ricapitalizzazione ma ora ci troviamo senza stipendio”.

E’ forse anche per questo che in tanti non hanno voluto partecipare all’aumento di capitale: “Non so perché non lo abbiano fatto – spiega ancora la dipendente – Secondo me in azienda qualcuno ha fatto male i conti e non ha calcolato quanti, nel corso delle settimane, hanno dato le dimissioni. E’ per questo che non riusciamo a raggiungere la cifra necessaria. Quel che è certo è che da qualche parte questi soldi sono spariti. E devono pagare i responsabili”.

Tornando al presente, i lavoratori devono ancora incassare gli stipendi arretrati: “A dicembre ci hanno detto che lo stipendio di quel mese era garantito ma finora ci hanno dato solo una parte. Di quello di gennaio, invece, non si sa niente”.