Rimane fuori dal teatro: la replica del protagonista della vicenda

2 gennaio 2016 | 17:40
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Rimane fuori dal teatro: la replica del protagonista della vicenda
Rimane fuori dal teatro: la replica del protagonista della vicenda
Rimane fuori dal teatro: la replica del protagonista della vicenda
Rimane fuori dal teatro: la replica del protagonista della vicenda

Dopo i fatti di ieri

Bordighera. Riceviamo e pubblichiamo la replica del protagonista della vicenda accaduta ieri a Bordighera.

“In relazione all’articolo della Signora Alice Spagnolo sul concerto di Capodanno al Teatro del Parco di Bordighera pubblicato ieri 1/1/2016 su codesta testata , stando ai soli fatti, ritenute

doverose alcune precisazioni, si osserva quanto segue.

1. Il titolo dell’articolo non si attaglia a quanto effettivamente accaduto, su cui la giornalista non è stata forse compiutamente edotta: invero, il citato “uomo”, dopo una lunga ed inutile attesa fuori dal teatro, non ritenendo convincenti le motivazioni addotte dal personale di servizio che impediva l’accesso alla struttura, senza mai scagliarsi contro alcuno, si è semplicemente rivolto ai Carabinieri, con la sola finalità di tutelare il proprio diritto di accedere ad un luogo pubblico, diritto negato dagli addetti al teatro.

Quindi, l’intervento delle forze dell’ordine non è avvenuto su richiesta di terzi a seguito dell’azione di un presunto aggressore infuriato per essere stato escluso dal concerto, come si potrebbe erroneamente desumere dal titolo, ma perché invocato proprio da questi, cioè da chi, ritenendosi potenziale vittima di un sopruso e non volendo essere oggetto di discriminazione,
ha ritenuto di ricorrere a quanto di più civile si possa immaginare in casi simili.

2. Nel merito dell’articolo, si precisa che, a causa della ricerca di un parcheggio, il citato “uomo” giungeva al teatro a concerto ormai iniziato, trovava le porte chiuse e, sulla soglia, numerose persone, tra cui anziani stanchi ed infreddoliti, che attendevano di poter entrare.

Poco dopo, vedendo uscire spettatori (che si dicevano stanchi di assistere al concerto in piedi), “l’uomo”, assieme ai presenti, chiedeva al personale di servizio di poter entrare, prendendo
semplicemente il posto di chi era appena uscito.

Tale richiesta veniva negata con la motivazione che il teatro non poteva più contenere ulteriori persone in piedi, tanto nella sala quanto nell’antistante foyer, oltre a quelle che già vi erano (vedi le molteplici foto tra le 75 pubblicate da codesta testata nell’articolo “Bordighera come Vienna…” anch’esso a firma Alice Spagnolo stessa
data, per es. la n.20, 21, 22, nonché i video pubblicati su Youtube inerenti il concerto di cui trattasi).

Ora, delle due l’una: se, pur con la persone già in piedi nel teatro, la sicurezza era ritenuta garantita, si sarebbe dovuto permettere il semplice “avvicendamento” tra chi usciva e chi chiedeva
di prenderne il posto (lasciando invariato il numero degli spettatori in piedi e, conseguentemente, inalterata la sicurezza); viceversa, se la sicurezza era già compromessa dai numerosi spettatori in piedi tanto nella sala quanto nel foyer, non sarebbe stato preciso dovere del personale preposto, quello di impedire addirittura l’inizio della manifestazione, evacuando preventivamente tutti gli spettatori in piedi, sinché non si fosse ripristinato lo stato di sicurezza?

3. Quanto al virgolettato del Presidente del Consiglio Comunale della Città di Bordighera, Mauro Bozzarelli, presente al concerto, si rileva quanto di seguito.

a) se la sicurezza non era garantita, a causa dei numerosi spettatori in piedi (v. foto e video), è da
chiedersi perché egli non abbia provveduto a porre in essere quelle azioni che forse la carica rivestita avrebbe richiesto.

b) è da chiedersi altresì perché, a seguito dell’arrivo della Polizia Municipale, lo stesso Presidente Bozzarelli abbia “assistito alla scena” (sic), anziché intervenire, qualificandosi, ed ascoltare le reali motivazioni della protesta che non erano dettate dal divieto di accedere ad una sala sovraffollata, ma dalla consapevolezza di un trattamento differenziato tra cittadini cui veniva concesso di stare in piedi all’interno della struttura ed altri cittadini cui invece ciò
veniva impedito.

5. Concludo con l’osservazione finale dell’articolo di Alice Spagnolo: “…raggiunto il limite massimo dei posti, l’ingresso è vietato”. E’ da chiedersi: a tutti? Alle numerose ed inequivocabili foto la risposta.”

L’ “uomo” dell’articolo Carlo Tallone