L’evoluzione dell’abito da sposa: le collezioni storiche del Museo DAPHNÉ di Sanremo

13 gennaio 2016 | 12:25
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L’evoluzione dell’abito da sposa: le collezioni storiche del Museo DAPHNÉ di Sanremo

Nelle sue stanze il Museo DAPHNÉ accoglie collezioni uniche di vesti antiche e contemporanee, coordinate con accessori delle diverse epoche della passato

Sanremo. In tutto il mondo i musei dedicati alla moda non sono molti: gli abiti antichi hanno iniziato a essere apprezzati solo in tempi recenti. Oggi, in un periodo di forte domanda per gli oggetti dei tempi passati, questi musei sopravvivono grazie all’interesse degli appassionati e le loro collezioni offrono un suggestivo viaggio nella storia della moda. Uno di questi è il Museo DAPHNÉ di Sanremo, di cui attuali direttrici sono Monica e Barbara Borsotto.

Nelle sue stanze il Museo DAPHNÉ accoglie collezioni uniche di abiti antichi e contemporanei, coordinati con accessori delle diverse epoche della storia; come il parasole ricamato appartenuto alla Regina Margherita o l’abito da sera e il mantello rosso indossati da Grace Kelly, abitué dell’atelier. In totale qui si possono ammirare circa duemila indumenti e oggetti tra cui preziosissimi abiti da sposa del passato, i primi del 1820, che osservandoli insieme testimonia l’evoluzione di questo abito da cerimonia.

La prima donna a indossare un vestito da sposa bianco fu Anna di Bretagna alle sue nozze con Luigi XII. Poi fu la vota dalla regina Vittoria nel 1840 che sostituì la tradizione veste d’argento fino ad allora in uso nei matrimoni regali, con quella candida. Da quel giorno sorse una vera e propria moda in uso ancora oggi con l’abito bianco simbolo di purezza e candore.