La parola di oggi è: SALDI
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Oggi in tutta la regione Liguria iniziano i saldi. Scopriamo insieme il significato, l’etimologia e la storia di questo vocabolo in tutti i suoi omonimi (la voce che ci interessa è al punto 4.)
saldo1 agg. [prob. incrocio del lat. solǐdus “solido” con valǐdus “forte, resistente”]
1.a. ant. Compatto, intero, senza incrinature o rotture: il doglio mi par ben s. (Boccaccio). Consistente, che ha corpo e sostanza materiale, palpabile: Quan-d’io dismento nostra vanitate,Trattando l’ombre come cosa salda (Dante). Anche, massiccio: Vogliam,per sempiterna tua memoria,Un simulacro farti d’oro saldo (Pulci); o di un solo pezzo, monolitico: Quel nome altier ch’estinto Ne’ saldi marmi or giace (Marino).
1.b. Per estens., forte, robusto, resistente contro eventuali danni: mura s.; essere s. come l’acciaio; vigoroso, valido: una s. muscolatura; una dentatura s.; il suo organismo è ben s.; nonostante l’età, ha ancora un cuore saldo.
2. Fermo, sicuro, stabile, in senso materiale, con riferimento a cose o persone: un s. appoggio; un puntello s.; questa sedia mi pare poco s.; qui ci vuole una scala più s.; una s. presa; stare, reggersi saldi sulle gambe; tenetevi saldi, si scivola!; si tenne ben s. alla fune; opposero una s. resistenza; basi s., s. fondamenta (com. in senso fig.: una cultura che ha basi s.; una teoria che si appoggia a s. fondamenta); tenere s., reggere una cosa con forza, con fermezza (e in senso fig., tenere duro, non mollare).
3. fig. Fermo, costante, tenace, irremovibile: essere s. nei proprî principî, nei proprî propositi, nelle proprie idee; essere s. nella fede;una persona di s. convincimenti; duraturo: un’amicizia s.; un sentimento s.; una pace s.; ben fondato, con solide basi: s. ragioni;argomentazioni s.; completo, profondo: ha una s. padronanza della materia. Avv. saldaménte, con forza, con saldezza: tenersi,reggersi saldamente; fermamente, profondamente: principî saldamente radicati.
saldo2 s. m. [der. di saldare nel sign. di “chiudere, pagare un conto”; il n. 3 ricalca il fr. solde]. –
1. Estinzione totale o residuale di un rapporto di credito: fare il s.; il s. di un conto, di una fattura, il pagamento della somma dovuta;pagamento a saldo, quello eseguito per estinguere un’obbligazione o quella parte di essa rimasta ancora da soddisfare (analogam., dare, versare, ricevere una somma a s.); talora, anche, la somma stessa: pagare il s. in contanti o mediante assegno.Nei trasporti marittimi, saldo nolo, la somma residuale di nolo dovuta all’armatore, il cui importo è determinato a discarico ultimato della nave noleggiata.
2.a. Nel linguaggio contabile, la differenza risultante dal confronto tra la totalità delle partite registrate in dare e la totalità delle partite registrate in avere di un conto: s. creditore, s. debitore, a seconda che le partite dell’avere nel loro totale superino quelle del dare o viceversa.
2.b. In sede di liquidazione mensile di borsa o di compensazioni giornaliere per mezzo della stanza di compensazione, s. di compensazione, lo sbilancio emergente dagli stati di liquidazione dei titoli o del contante esibiti dagli associati alla stanza.
2.c.S. attivo, s. passivo, l’eccedenza dell’attivo sul passivo e viceversa, spec. con riferimento alla bilancia del commercio estero o alla bilancia dei pagamenti internazionali.
3. Per analogia:
a. In statistica, la differenza numerica tra le unità che entrano a far parte di una popolazione in un periodo di tempo determinato (di solito un anno) e le unità che ne escono, per eventi naturali (nascite e morti) o per effetto delle migrazioni, e che costituisce il bilancio demografico.
b. Nell’uso comm., parte residua di un tutto: le inviamo per intanto i due terzi disponibili del prodotto richiesto, e riceverà il s. entro 15 giorni.
4.Liquidazione di un quantitativo di merce, che costituisce la rimanenza di una grossa partita, posto in vendita a prezzo inferiore per esaurire la partita stessa: merce di saldo; vendere a saldo; un saldo conveniente; in molti negozi sono già cominciati i s. di fine stagione.
L’”Enciclopedia Treccani Online” segnala anche la locuzione popolo dei soldi:
popolo dei saldiloc. s.le m. Coloro che aspettano i saldi di fine stagione per fare i propri acquisti risparmiando. – Fin da ieri mattina si sono messi in coda. Per nulla spaventati all’idea di dover aspettare ore, tanto meno scoraggiati dal freddo. Il popolo dei saldi resiste a tutto pur di aggiudicarsi le occasioni più invitanti. (R. Lom., Corriere della sera, 12 gennaio 2003, p. 47, Cronaca di Milano) • Compra articoli di abbigliamento l’80,5 per cento del popolo dei saldi nel Mezzogiorno. La percentuale scende al 75,8 per cento nel Centro e al 63,1 per cento al Nord. Quest’anno si assiste ad un fenomeno inconsueto: si vedono consumatori anziani che vanno in giro per acquistare prodotti alimentari. Si tratta di oltre l’11 per cento del popolo dei saldi. Non risulta che i prodotti alimentari siano venduti a sconto, esclusa qualche eccezione (panettoni e pandori, torroni, dolciumi natalizi), ma nei supermercati c’è sempre qualche occasione dopo le feste e qualcuno ne profitta per rifornirsi a prezzi più bassi. (Sicilia, 11 gennaio 2004, p. 14, Economia). Espressione composta dal s. m. popolo, dalla prep. di e dal s. m. saldo. Già attestato nel Corriere della sera del 21 gennaio 2001, p. 49 (Annachiara Sacchi).
Fonte: Enciclopedia Treccani Online