In Riviera la regina della danza orientale è una giovane studentessa
Si chiama Dalila Tripodi e a soli 19 anni è la danzatrice del ventre più ammirata e richiesta di tutta la Provincia
L’Oriente è un mondo incantato e la danza orientale è l’arte in grado di coniugarne la magia con la realtà. È poesia in movimento, è il gesto sensuale che diventa espressione musicale. La danza orientale, di origine antichissime e già diffusa in gran parte d’Europa, in Italia non è ancora molto conosciuta, ma a Sanremo ne abita una giovane regina: Dalila Tripodi.
Dalila, italianissima bellezza, ha soli 19 anni e ancora studentessa di scuola superiore è la danzatrice del ventre più ammirata e richiesta di tutta la Riviera dei Fiori. L’abbiamo incontrata per voi.
Dalila puoi raccontare i tuoi primi passi nel mondo della danza orientale?
Il mio interesse per la danza orientale è nato circa 6 anni fa. Mia mamma ne frequentava un corso e io, che allora avevo più o meno 13 anni, la seguivo nelle sue lezioni. Passavo pomeriggi a guardarla incantata: quei movimenti, quelle onde sinuose mi affascinavano molto. Ero ancora troppo piccola per poter praticare questo genere di danza, e non potevo fare altro che restare lì, immobile, ad ammirare. Dopo una paio di anni mia mamma ha cambiato insegnante e quest’ultima insistendo un po’, mi ha convinto a seguire la prima lezione di danza del ventre. Iniziai e non volevo più fermarmi. Purtroppo sorsero alcune incomprensioni con la maestra, problematiche che mi hanno portato disturbi fisici scoraggiandomi. Decisi così di smettere la danza e di chiudere con tutto ciò che la riguardava.
Cosa è successo dopo?
Mi fermai un anno, ma mia mamma, l’unica che ha sempre creduto in me, mi ha dato la forza e il coraggio per riiniziare a ballare. Durante questi 12 mesi ho avuto la fortuna di conoscere una coppia di ragazze che mi hanno dato la possibilità, a settembre 2014, di aprire non uno ma ben due corsi di danza orientale: il primo a Sanremo e il secondo a Ventimiglia. Mi ritengo una ragazza piuttosto privilegiata con la sorte dalla sua parte. A soli 19 anni tengo già due corsi di danza, con delle allieve stupende. E devo ammettere che forse quell’esperienza negativa è stata necessaria: mi ha fatto crescere e comprendere il modo in cui un’insegnante deve comportarsi con le proprie allieve. Oggi nel mio, nel nostro gruppo c’è un’atmosfera bellissima, si sono creati legami molto forti, e anche al di fuori dei corsi, qualsiasi momento è l’ideale per vedersi, confidarsi e divertirsi. Ma anche per lavorare! Questa estate infatti abbiamo partecipato a diversi eventi in giro per la Riviera, dalla notte rosa di Bordighera alla serata organizzata dalla Confcommercio a Diano Marina. Inoltre, io come singola ballerina, lo scorso anno ho partecipato alla serata di apertura del Festival all’hotel Royal di Sanremo, ho ballato al Salone degli Sposi a Montecarlo, e anche a diversi talent. E devo dire che sono orgogliosa per quello che sto riuscendo a fare avendo soli 19 anni.
Cosa rappresenta per te la danza?
Per me la danza rappresenta molto. Ho iniziato a frequentare un corso di danza classica a 4 anni in una scuola di Taggia e ho continuato a seguirlo fino a 4 anni fa. Il ballo è un elemento fondamentale della mia vita quotidiana. E ovviamente è il ponte che unisce maggiormente me e mia mamma.