Da disoccupato a fabbro/artista, la start up sanremese grazie al FSE

8 gennaio 2016 | 10:15
Share0
Da disoccupato a fabbro/artista, la start up sanremese grazie al FSE

C’è il padre di famiglia che perso il lavoro ha letteralmente trasformato la sua rabbia in una start up, ci sono due compagni di università che decidono di modellare il legno per diventare i falegnami del 21mo secolo, o ancora c’è chi non si era mai interessato a come nascono i libri e dopo un corso ha aperto una delle 5 cartiere a mano presenti in Italia.

Sono solo tre esempi della decina di nuove realtà imprenditoriali nate in Liguria grazie ai bandi della Regione Liguria e finanziati attraverso i fondi del Fondo Sociale Europeo e alla vigili della pubblicazione dei nuovi bandi l’assessorato alla formazione ha deciso di mettere in mostra alcune di queste realtà.

“La nostra intenzione è quella di proseguire per la strada tracciata nella precedente edizione dei bandi FSE – spiega l’assessore Ilaria Cavo – Vogliamo ripetere il successo che ha visto la creazione di una decina di nuove attività. Il nuovo bando permetterà di frequentare un corso e successivamente di poter accedere ad un finanziamento, piccolo ma è già un aiuto importante, in grado di sostenere i primi passi di queste nuove Start Up. Non ci sono limiti di età per poter partecipare”

Ecco le loro storie:

Daniele Zonca, il tecnologo del Legno

Anche Enrico ha fatto il salto dall’univeristà direttamente nel mondo del lavoro e assieme ad alcuni amici, alle risorse e al tutoraggio garantito dal bando regionale ha potuto dare il via alla propria Start Up legata al mondo del mare e dell’applicazione delle moderne tecnologie alla costruzione di barche sempre più performati.

Enrico Brandolini, il designer navale

Anche Enrico ha fatto il salto dall’univeristà direttamente nel mondo del lavoro e assieme ad alcuni amici, alle risorse e al tutoraggio garantito dal bando regionale ha potuto dare il via alla propria Start Up legata al mondo del mare e dell’applicazione delle moderne tecnologie alla costruzione di barche sempre più performati.

Giuseppe Murzio, il fabbro-artista

Giuseppe, piemontese trapiantato in riviera, dopo aver perso il lavoro ha frequentato un corso sull’antico mestiere di fabbro e nella fornace di Ospedaletti ha trovato il modo di trasformare la passione per l’arte in un lavoro. Oggi, oltre a fare i lavori del fabbro tradizionale, Giuseppe ha aperto una piccola bottega nel cuore di Sanremo vecchia e trasforma foto in opere d’arte su ferro e acciaio.

Nicola & Agnese, i falegnami

Laureata in architettura Agnese ha deciso assieme al laureando in design industriale Nicola di frequentare un corso da falegname e trasformare quella che era una passione di famiglia in un lavoro vero con tanto di falegnameria in centro a Genova. A distanza di pochi mesi il lavoro non manca e anzi sono molti i progetti che questi moderni falegnami stanno mettendo in cantiere per il 2016. “Senza i fondi non avremmo mai intrapreso, in questo momento di crisi, questa attività” dicono i due startupper

Giuseppe Traverso, il mastro cartaio

Da inoccupato a uno dei pochi, sono solo cinque, cartai che producono a mano in Italia. Questa la storia di Giuseppe startupper genovese che oltre ad occuparsi della produzione ha rivitalizzato il Museo della Carta di Mele al fine di renderlo un centro
culturale-sociale ed artistico.

Giovanni Giacomazzi, lo specialista del 3d

Anche Giovanni, come molti suoi colleghi, è passato dall’università al fare azienda grazie ad un corso del Fondo Sociale Europeo e ad un finanziamento che gli ha permesso di dotarsi di una costosissima stampante 3d in grado di creare ogni tipo di oggetto.