Dalla Bussanese alla SC Olhanense di Portogallo: intervista al calciatore Federico Virga
Il sanremese Virga, classe 1993, è un’eccellenza del mondo calcistico internazionale. Qui ripercorre la sua carriera. “Devo tanto al mister, ex giocatore della Sanremese, Cristiano Bacci”
Ha tirato i primi calci al pallone nella squadra del suo paese, la Bussanese, e oggi gioca nelle fila della SC Olhanense di Portogallo in seconda categoria, la nostra serie B. Il sanremese Federico Virga, classe 1993, a soli 22 anni è già un’eccellenza del mondo calcistico internazionale. Lo abbiamo incontrato per voi.
Federico vuoi ripercorrere la tua carriera calcistica dalla Bussanese alla Olhanese?
Ho iniziato a giocare a calcio all’età di 6 anni nella vecchia polisportiva della Bussanese. Poco tempo dopo sono passato alle giovanili dell’Argentina e successivamente negli allievi nazionali della Sanremese. Poi, a 15 anni, è stata la volta della Pro Imperia, dove ho fatto la mia prima presenza sia nel campionato di promozione sia in quello di eccellenza ma anche in quello di serie D. Con la squadra imperiese sono rimasto a lungo giocando e vincendo moltissime partite. Tuttavia nel 2014 è arrivata una svolta: sono stato acquistato da una squadra del Piemonte, il Santhià. La stagione al Santhià è stata di gran successo: il campionato è terminato con un secondo posto e un ottimo risultato ai play off nazionali tanto che la squadra è entrata come quarta nella graduatoria nazionale di serie D. Io personalmente ho ricevuto moltissime richieste, purtroppo però durante l’estate, subito dopo la fine del campionato, ho avuto infortunio alla spalla che mi ha costretto immobile fino al mese di dicembre. Passata la convalescenza, dietro la chiamata del mister Cristiano Bacci, ex giocatore della Sanremese, a gennaio sono finito alla Caratese, una squadra della Brianza. Conclusa la stagione, Bacci mi ha fatto una proposta: l’anno successivo avrebbe allenato la SC Olhanese di Portogallo in seconda categoria (la nostra serie B) e mi voleva con lui.
Fino a oggi mister Bacci ha ricoperto un ruolo importante nella tua carriera, non è vero?
Bacci insieme a Luciano Muzzioli, allenatore che ho avuto nelle file giovanili, sono stati colori che mi hanno insegnato di più non solo a livello calcistico ma anche umano. Bacci mi ha sempre trasmesso positività e incoraggiato a non mollare mai. E alla lunga queste cose nel mio percorso hanno fatto la differenza. Muzzioli invece è stato colui che mi ha insegnato la disciplina del lavoro indirizzandomi verso la Sanremese, il primo passo nel mondo “professionale”.
Hai avuto un grosso infortunio nel tuo momento di picco calcistico. Quanto questo ha inciso sulla tua carriera?
L’infortunio alla spalla mi ha, da un certo punto di vista, penalizzato ma se non avessi avuto questo problema molto probabilmente la mia strada avrebbe preso un’altra direzione. Di sicuro la sorte ci ha messo lo zampino…
Come ti trovi nella Olhanese?
È il mio primo anno da professionista quindi è tutto perfetto e tutto molto bello. Al momento mi trovo molto bene sia con i compagni che con la società: siamo una squadra giovane e tutti molto affiatati con tanta voglia di migliorare.
In che ruolo giochi?
Nella gran parte delle partite del girone di andata ho giocato come centrocampista. Ora sono centrale difensivo, sia in una difesa a 4 che in difesa a 3.
Che numero di maglia indossi?
Il mio numero di maglia e il 23.
Segui il calcio della Provincia di Imperia?
Si, seguo molto sia le leghe minori che quelle professionistiche: fra loro giocano tanti miei carissimi amici e non mi perdo un loro tiro! In particolare sono assiduo della Sanremese soprattutto da quando è stato acquistato il mio best Simone Bregliano.
La tua squadra del cuore?
Ho sempre tifato Milan, ma negli ultimi anni non è più “il Milan” per cui gioivo o addirittura non dormivo la notte: piano piano la mia passione sta scemando.
Il tuo giocatore preferito?
Ho un debole per Ronaldinho. E’ un giocatore gigantesco. In lui ammiro l’impegno con cui è sempre sceso in campo, e quel sorriso sempre in volto nonostante, magari, l’esito negativo di una partita.
Il tuo sogno?
Continuare a migliorarmi sempre e naturalmente giocare nella massima serie!