Chiuso il “Night and Day” per 15 giorni: le reazioni dei colleghi
Il Sindaco Pallanca: “Non entro nel merito della questione, è un provvedimento preso dalla Prefettura”
Bordighera. Sono diverse le reazioni dei titolari di bar e locali pubblici in merito alla forzata chiusura del “Night and Day”, punito con 15 giorni di stop per “la presenza, costante di avventori gravati da numerosi precedenti penali nonché la somministrazione di bevande alcoliche a minorenni”, come si legge nel comunicato emesso dalla Questura.
E se il sindaco della Città delle Palme, Giacomo Pallanca, preferisce non sbilanciarsi sulla questione, dicendo che il provvedimento è stato preso dalla Prefettura, alcuni baristi lo fanno. “Mi dispiace molto”, dice qualcuno, “Quindici giorni di inattività sono tanti e possono portare al fallimento di un’attività. E poi il problema non si risolve: i ragazzini comprano, o si fanno comprare, bottiglie di superalcolici nei supermercati e poi se le bevono nei giardini del Palazzo del Parco”.
D’altra parte però la legge parla chiaro: somministrare alcolici ai minori è reato. “Ma sono gli unici a bere tanto”, dicono altri, che però preferiscono “perdere una bevuta piuttosto che rischiare”.
“La legge è scocciante, lo capisco”, dichiara una barista, “Ma c’è è va rispettata. Da me i giovanissimi non vengono più perché sanno che non riceveranno alcolici. Avrò perso dei clienti, ma almeno non rischio la licenza”.
Alla domanda se si fossero accorti di quanto accaduto – stando agli accertamenti delle forze dell’ordine – al “Night and Day”, quasi tutti rispondono allo stesso modo: “Non ne sapevo nulla, ma se i carabinieri hanno denunciato la situazione è perché avranno i loro buoni motivi”.
“Già una volta lo avevano fatto chiudere”, ricorda il gestore di un bar, “Non avrebbe dovuto sgarrare di nuovo. Comunque mi dispiace: quindici giorni di chiusura sono tanti”.