Cala del Forte: nessuna proroga alla consegna dei lavori
“Vogliamo che il porto resti un approdo turistico”, ha dichiarato il Vice Sindaco Sciandra
Ventimiglia. Cala del Forte: la società di Cozzi-Parodi non avrà la proroga richiesta. Lo ha annunciato l’avvocato Silvia Sciandra, Vice Sindaco: “I lavori sono fermi. Ad oggi non possiamo concedere la proroga”.
“Già nel 2014 la Società Cala del Forte ha evidenziato la necessità di variare la conformazione dello specchio acqueo e quindi di modificare il parchinamento in modo tale da poter ospitare barche di dimensioni maggiori”, ha spiegato Silvia Sciandra.
La variante prevede l’allargamento dell’imbocco del porto per poter ospitare imbarcazioni di grande dimensioni e la conseguente diminuzione dei posti barca (da circa a 300 a 170).
“Questa amministrazione si era già espressa dal punto di vista politico”, ha dichiarato il Vice Sindaco, “Chiedendo la realizzazione di un ascensore verticale che colleghi la baia degli scoglietti al centro storico”. Oltre a questo, la Giunta Ioculano ha chiesto che sia mantenuto il periodo di durata della concessione demaniale per un periodo di 85 anni e che non venga posticipato il termine ultimo per l’ultimazione dei lavori, previsto nel febbraio 2017.
“Gli uffici comunali hanno provveduto a predisporre quello che poteva essere, secondo le indicazioni dell’Amministrazione, un provvedimento di assenso”, ha affermato la Sciandra, specificando che “l’assenso non significa che viene automaticamente approvata la variante, ma significa che il Comune potrà indire la Conferenza dei Servizi e in quella sede ognuno potrà valutare in merito alla sua competenza”.
Con la proposta di variante, la Società Cala del Forte ha presentato un nuovo cronoprogramma dei lavori che prevede lo slittamento del termine dei lavori: “Ad oggi, visto che la società non sta lavorando, l’Amministrazione non acconsente a dare la proroga. Eventualmente, si potrà valutare nel futuro”, ha dichiarato il Vice Sindaco.
L’amministrazione chiede, inoltre, che la Cala del Forte predisponga e depositi i progetti delle opere pubbliche che dovrà realizzare entro il termine di convocazione della Conferenza dei Servizi.
“Il porto nasce come approdo turistico”, ha aggiunto la Sciandra, “Vorremmo che restasse tale. E vorremmo che fosse previsto nel regolamento l’obbligo del turn-over”. Chi occupa un posto barca e lo lascia vuoto a lungo, in pratica, deve comunicare quanto tempo starà in mare, in modo che i natanti in transito possano utilizzare i posti barca rimasti, nel frattempo, vuoti.
Non convince la diminuzione dei posti barca che, in pratica, verrebbero dimezzati: “Chiediamo che il porto venga realizzato reversibile”, ha spiegato sempre il Vice Sindaco, “In modo tale che, se dovesse cambiare il mercato e tornasse di moda la nautica di piccolo cabotaggio, il porto possa tornare a quello previsto dal progetto originale”.
Proprio in tal senso, la Cala del Forte resta obbligata a realizzare tutti i sotto-servizi, così come previsto in passato.
Il Consigliere Ballestra è poi intervenuto facendo un rapido sunto della vicenda: “Al di là di quelli che sono gli aspetti tecnici, occorre anche spendere due parole su quella che è la delicatezza di questa pratica e su quelli che sono i risvolti sul futuro della nostra città. Ricordo che fino all’anno 2007, qualsiasi candidato metteva nella propria campagna elettorale la costruzione del porto”.
Su suggerimento del consigliere di opposizione, il Consiglio è stato sospeso per redigere un emendamento modificativo recante la dicitura: “periodo massimo di durata della concessione demaniale marittima di 85 anni”.
“Contro la speranza non si vota, quindi il mio voto non sarà contro. Uso il termine speranza perché, per diverse ragioni, vedo la situazione appesa ad un filo”, ha dichiarato Ballestra prima del voto, “Il mio sarà un voto di astensione nell’augurio che si riesca a sbloccare questa situazione nel modo più veloce possibile”.
Il Consigliere di Maggioranza Diego Ferrari ha chiesto un’assunzione di resposabilità: “Credo che oggi questa possibilità vada data alla città. Votiamo favorevolmente alla proposta di questa variante, anche se non è detto che sia l’atto definitivo”.
Dello stesso parere anche il Consigliere di Opposizione Carlo Iachino: “Voto a favore anche perché in questo modo la società dovrà assumersi le proprie responsabilità. Abbiamo rovinato la zona più bella di Ventimiglia, cerchiamo di recuperare ciò che è stato buttato in acqua”.
Silvia Malivindi: “Il mio voto non è assolutamente determinante, ma al di là di questo penso che questa pratica non cambierà le sorti del porto di Ventimiglia. Voglio fare un voto politico e voglio farlo di protesta contro un soggetto privato e non contro la speranza. Non voglio che passi il messaggio che questa approvazione sia l’ultima speranza per il porto di Ventimiglia: io non vedo la situazione così positivamente. Il mio voto va contro un privato che si permette di fare una richiesta di variante per un progetto che è fermo da anni. Questo soggetto avrebbe ben poco da chiedere, visto lo stato dell’avanzamento dei lavori. Purtroppo mi sento di prevedere che tra un anno ci ritroveremo di nuovo qua, con il porto nella medesima situazione e forse si provvederà alla revoca della concessione. Spero vivamente che non vada così, ma tutto lo lascia pensare”.
“Come ha detto il Consigliere Ballestra, contro la speranza di avere ultimato questo benedetto porto, non possiamo dire no”, ha dichiarato il Consigliere Daniele Ventura.
Passata la pratica dell’adozione della variante delle opere a mare. Astenuti Ballestra e Ventura, contraria la Malivindi, favorevoli gli altri consiglieri.