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Ventimiglia, i migranti in stazione rifiutano di essere “schedati”

31 gennaio 2016 | 18:55
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Ventimiglia, i migranti in stazione rifiutano di essere “schedati”
Ventimiglia, i migranti in stazione rifiutano di essere “schedati”
Ventimiglia, i migranti in stazione rifiutano di essere “schedati”
Ventimiglia, i migranti in stazione rifiutano di essere “schedati”

Non si conosce con esattezza la loro nazionalità: alcuni di loro, interrogati sulla loro provenienza, hanno risposto “Calais”

Ventimiglia. Sono oltre cento, i migranti che hanno raggiunto la città di confine e che ora stazionano in piazza Cesare Battisti e, a piccoli gruppetti, anche nei giardini pubblici della città.

Preferiscono restare fuori dal campo di accoglienza della Croce Rossa, dove si sono recati solo per il pranzo per poi tornare subito sui gradini della scalinata della stazione ferroviaria. Nel centro di accoglienza, infatti, sarebbero obbligati ad essere foto-segnalati, cosa che, sembrerebbe, stiano cercando di evitare.

I migranti sono quasi tutti uomini di colore. Non si conosce con esattezza la loro nazionalità: alcuni di loro, interrogati sulla loro provenienza, hanno risposto “Calais”. Ma resta difficile verificarlo, in quanto sembra che i migranti non abbiamo intenzione di essere “schedati”. Cosa, questa, che rende inoltre impossibile la prosecuzione del loro viaggio: la Francia, infatti, non accetta più il passaggio di persone “non regolari” sul proprio territorio.

Nel frattempo tra i residenti iniziano a manifestare il loro malcontento: “Ci avevano detto che la situazione si sarebbe risolta. E invece non è così, anzi”, dicono in coro gli abitanti (e non solo) di piazza Cesare Battisti. C’è chi interroga gli agenti di Polizia che presidiano l’area per riuscire a capire qualcosa di più, ma la risposta è sempre la stessa: “Non sappiamo nulla”.