Punto nascite unico a Sanremo? Questo e altri argomenti nell’incontro di stamane con il Prof Cotellessa
Denunciata la carenza di medici nel reparto di otorinolaringoiatria
Sanremo. Lunga riunione, nella mattinata di oggi, tra sindaci, assessori e Asl 1 imperiese per la riorganizzazione dei tre presidi ospedalieri della provincia.
Tema caldo dell’incontro, anche se non unico tra gli argomenti in discussione, quello relativo alla creazione del punto nascite unico presso l’ospedale Borea.
“Il Sindaco di Imperia, Carlo Capacci“, ha dichiarato l’Assessore ai Servizi Sociali di Sanremo Costanza Pireri, “Ha presentato un verbale della riunione del distretto, nel quale si chiedeva all’Asl 1 di valutare lo spostamento del punto nascite da Imperia per conglobare tutto a Sanremo”.
La richiesta, dunque, è quella di una maggior attenzione nella delicata decisione che si andrà ad intraprendere.
D’altronde, però, come illustrato dal direttore generale dell’Asl 1, Professor Mario Cotellessa, la scelta di riorganizzare i tre presidi ospedalieri della provincia viene portata avanti dal 2012. Imperia dovrebbe diventare il presidio dove si concentreranno le eccellenze; il plesso ospedaliero di Sanremo accoglierà, invece, le emergenze, mentre l’ospedale Saint Charles di Bordighera diventerà il luogo per ospitare i pazienti post-acuti.
Gli spostamenti dei reparti, dunque, andrebbero letti proprio nell’ottica della riorganizzazione dei tre presidi voluta dall’Asl 1. “Sanremo”, ha ricordato l’Assessore Pireri, “Ha già accettato lo spostamento del reparto di eccellenza di urologia a Imperia, proprio per lo stesso motivo”. L’assessore invita dunque a ragionare in modo “non campanilistico” in quanto il problema non è quello di avere o meno in città un determinato reparto, “ma di dare risposte e servizi ai cittadini”.
Ridimensionati notevolmente i costi: “I dati forniti dal Prof Cotellessa”, ha spiegato Costanza Pireri, “Dimostrano che l’esborso per spostare il punto nascite sarà di 400mila euro e non di 8milioni, come si vociferava”. I soldi “buttati via” per spostare il punto nascite sono meno di quelli di cui si è parlato perché le attrezzature acquistate per Imperia, vasche per il parto in acqua comprese, non saranno abbandonate, ma verranno spostate a Sanremo. Le sale operatorie nuove, realizzate a Imperia, continueranno ad essere utilizzate, ma per interventi diversi dal parto cesareo.
“L’adeguamento a Imperia è stato imposto per rendere sicura e a norma la struttura”, ha aggiunto l’Assessore, “E non in funzione del punto nascite”.
Illustrato anche dal Prof Cotellessa “il percorso donna”: nell’eventualità di un punto nascite unico a Sanremo, le donne dovranno recarsi presso la struttura solo per due visite nell’arco dell’intera gravidanza. Tutti gli altri controlli verranno effettuati nel Pala-salute cittadino.
“Per il parto, poi”, ha spiegato l’Assessore, “Verrà chiesto alla gestante se preferisce partorire in casa (ovviamente assistita) o se vuole farlo in ospedale a Sanremo”.
Oltre al punto nascite si è discusso di altre problematiche, prima fra tutte la carenza di medici nel reparto di otorinolaringoiatria: qui i dottori sono solo 3 contro i 5/7 previsti: “Il reparto rischia la chiusura”, ha dichiarato Costanza Pireri.
Il discorso della riorganizzazione, però, sarà approfondito a breve, quando verrà convocata una conferenza plenaria con tutti i 67 sindaci dei comuni imperiesi. Quel giorno, insieme all’Assessore regionale alla Sanità Sonia Viale, si farà chiarezza su un punto fondamentale: l’ospedale unico verrà, o meno, costruito? C’è la volontà politica di realizzarlo?