Bordighera, troppo pochi operai: “Affidiamo i lavori a ditte esterne”
Da 53 a meno di venti nel giro di trent’anni: i lavori vanno a rilento
Bordighera. Gli operai al servizio del Comune sono troppo pochi: ecco perché gli interventi sul territorio vanno a rilento.
Su come e quando impiegare gli operai in forza a Palazzo Garnier si è discusso in commissione consigliare.
Argomento “extra”, in quanto non pertinente alla materia della commissione stessa, il numero degli operai in servizio a Bordighera fa comunque sempre discutere e, per una volta, trova allineate le posizioni di maggioranza e opposizione.
Impossibile pretendere che con meno di venti operai tra manutenzione e acquedotto – considerando anche quelli degli uffici – si possa pensare di intervenire rapidamente in un territorio che si estende per oltre 10 chilometri quadrati.
“Negli anni Ottanta”, ricorda Fulvio Debenedetti, “Di operai ce n’era più del doppio”. E precisamente 35 al servizio manutenzione e 18 solo per l’acquedotto.
Ora, però, con il blocco delle assunzioni imposto dal governo centrale, la situazione è tale per cui chi va in pensione non può essere sostituito.
“Meglio sarebbe però occupare gli operai in lavori quotidiani, più veloci”, ha suggerito il Consigliere di Opposizione Massimo Fonti, “Invece di far loro sistemare per mesi un muro crollato a causa di una frana: per lavori così importanti, sarebbe meglio affidarsi a ditte esterne”.
La tattica di lavorare “in house” per risparmiare, secondo Fonti, alla fine, in certi casi, non fa risparmiare nulla e chi ci rimette sono solo i cittadini.