Lavoro al posto delle tasse: il baratto amministrativo approda a Bordighera
Dell’attuazione del provvedimento si sta occupando l’Assessore Cristina Bulzomì
Bordighera. Diventerà realtà anche nella Città delle Palme il “baratto amministrativo“.
Della pratica si sta occupando l’Assessore al Sociale Cristina Bulzomì.
“Siamo ancora alle fasi iniziali della pratica”, ha dichiarato l’Assessore, “Ma il nostro obiettivo è dare la possibilità a chi è in difficoltà di pagare le tasse o i debiti che ha con il Comune attraverso opere di pulizia e abbellimento della città“.
Imu, Tari e Tasinon saranno più un problema, grazie alle misure di agevolazione previste per cittadini, singoli o associati, che parteciperanno a progetti per la tutela e la valorizzazione del territorio.
Un sistema, questo, già adottato da diverse città, per aiutare le fasce più deboli della popolazione a pagare i tributi comunali barattandoli con il proprio lavoro, come previsto dall’articolo 24 del decreto legge 133/2014, più conosciuto con il nome “Sblocca Italia”.
“I comuni possono definire con apposita delibera i criteri e le condizioni per la realizzazione di interventi su progetti presentati da cittadini singoli o associati, purché individuati in relazione al territorio da riqualificare”, si legge al comma 1 dell’articolo 24, “Gli interventi possono riguardare la pulizia, la manutenzione, l’abbellimento di aree verdi, piazze, strade ovvero interventi di decoro urbano, di recupero e riuso, con finalità di interesse generale, di aree e beni immobili inutilizzati, e in genere la valorizzazione di una limitata zona del territorio urbano o extraurbano. In relazione alla tipologia dei predetti interventi, i comuni possono deliberare riduzioni o esenzioni di tributi inerenti al tipo di attività posta in essere. L’esenzione è concessa per un periodo limitato e definito, per specifici tributi e per attività individuate dai comuni, in ragione dell’esercizio sussidiario dell’attività posta in essere. Tali riduzioni sono concesse prioritariamente a comunità di cittadini costituite in forme associative stabili e giuridicamente riconosciute”.
Sono molte le difficoltà per far decollare il progetto: “Bisogna stabilire per quali fasce di tributi si può ottenere uno sconto”, spiega Cristina Bulzomì, “E poi decidere quanto vale un’ora di lavoro”. Ma l’aspetto più delicato, secondo l’Assessore, sta nell’unica pecca del baratto amministrativo: “Chi viene ammesso al baratto amministrativo”, dichiara la Bulzomì, “Esterna quella che è la sua difficoltà. Nulla di cui vergognarsi, anzi, si tratta di una scelta nobilissima. Però anche questo è un aspetto da tenere in considerazione”.