Intervento di Ranise (FI) sulla pedonalizzazione di via Cascione

10 gennaio 2016 | 18:50
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Intervento di Ranise (FI) sulla pedonalizzazione di via Cascione

“Una scelta inopportuna che meriterebbe un maggior approfondimento da parte dell’Amministrazione”

Imperia. “Credo sia opportuno intervenire – scrive il consigliere comunale di FI Antonello Ranise – sulla controversa decisione dell’Amministrazione Comunale di pedonalizzare Via Cascione, ancora una volta mostrando ben poca sensibilità nei confronti dei cittadini e scarsa lungimiranza politica.
Premesso che non sono affatto contrario alla creazione di isole pedonali nei centri storici, nell’attuale contesto socio-economico tale scelta appare inadeguata. Nessuna nega infatti la necessità di una riqualificazione di via Cascione, si tratta di individuarne le priorità e i tempi.
Una ZTL in questo momento rischia solo di penalizzare gli esercizi commerciali, già provati da una crisi economica gravissima, di cui non si intravede ancora la fine, e di non apportare nessun valore aggiunto alla città. Il problema di Via Cascione, è bene sottolinearlo, non è solo una criticità di quartiere, ma riguarda tutta la città.
Prima di procedere ad una scelta del genere, è assolutamente prioritario risolvere non poche problematiche urgenti. La galleria Gastaldi, anzitutto, pericolosa e fatiscente, che non sopporterebbe un ulteriore sovraccarico di traffico (già in queste condizioni è inadeguata). L’edificio dell’ex Banca d’Italia e il Teatro Cavour, le cui condizioni di degrado sono sotto gli occhi di tutti. C’ è poi il nodo dei parcheggi, non secondario, che i recenti lavori in Piazzo Duomo, del tutto insufficienti, non hanno certamente risolto. Infine la viabilità, già difficile per motivi territoriali, rischierebbe il tracollo. Come è  noto, in vista dell’apertura del Palazzo della Salute, in via Acquarone, che convoglierà (fortunatamente) centinaia di utenti a Porto Maurizio, pensare di chiudere Via Cascione appare una scelta irrazionale e non sostenibile.
Senza infrastrutture adeguate, il rischio concreto è quello di creare cattedrali nel deserto. Per questi motivi sarebbe quanto mai opportuno da parte dell’ Amministrazione e del Sindaco, un confronto più costruttivo e un’ analisi più razionale delle implicazioni che tale decisione comporterebbe. Non è mai troppo tardi per riconsiderare, senza arroganza, scelte cruciali per la città.”