Rotonda di Sant’Ampelio, spunta una relazione archeologica “modificata”
Due documenti identici, ma con una sostanziale differenza
Bordighera. Spunta una relazione archeologica “modificata” della Rotonda di Sant’Ampelio.
In meno di due settimane, e più precisamente dal 27 novembre al 9 dicembre, le “considerazioni conclusive” del documento redatto dal dottor Claudio Mastrantuono sono state ribaltate.
Da un “rischio archeologico medio-alto” di trovare reperti importanti, classificato tra 3 e 4 su una scala che ha 4 come valore massimo, il rischio si è notevolmente abbassato, diventando solo “medio”, nella relazione finale, datata 9 dicembre: il giorno prima della conferenza dei servizi deliberante.
A chiedere la modifica del documento è stato il dottor Luigi Gambaro, soprintendente ai Beni Archeologici della Liguria: “Quanto sopra esposto indica che il valore va interpretato come espressione di un rischio archeologico “medio” limitatamente all’area posta in prossimità delle località di maggiore interesse storico”, si legge nella seconda relazione, modificata secondo le indicazioni del dottor Gambaro.
I due documenti, lunghi entrambi 20 pagine, sembrerebbero del tutto identici. A cambiare è però la sostanza: mentre nella prima relazione dell’archeologo Mastrantuono, redatta il 27 novembre, tutto lasciava supporre che la possibilità di trovare reperti fosse medio – alta, tredici giorni dopo, la stessa relazione viene ripresentata, modificata, in sede dei servizi deliberante: l’unica parte diversa è proprio la conclusione.