Ventimiglia, il mercato diventa un brand: nuova veste per rilanciare l’appuntamento del venerdì
L’amministrazione lavora anche su filodiffusione e navette per ovviare al problema parcheggi
Ventimiglia. Il mercato del venerdì diventa un marchio. Gadget, totem esplicativi, grafica accattivante e lancio di un brand: l’amministrazione punta a rilanciare l’appuntamento settimanale che piace tanto ai francesi.
“E’ un passaggio importante questo”, ha dichiarato il Sindaco Ioculano, “Nell’ottica della valorizzazione e del marketing di quello che è un unicum in Italia: il nostro mercato”.
A mancare, però, era un’immagine che rivalutasse il mercato stesso: una vera e propria “veste” che, da gennaio, renderà l’appuntamento del venerdì più ordinato e, anche, visivamente più appetibile.
“Questa è solo la prima parte di quello che sarà il lavoro per sviluppare a livello qualitativo il marchio”, ha ribadito Ioculano, “Sarà potenziata, inoltre, l’attività di controllo e verifica da parte della polizia municipale: nel rispetto di utenza e operatori stessi è giusto andare a rimettere ordine ad una serie di carenze che abbiamo riscontrato”.
Sono 380 i banchi che, ogni venerdì, allestiscono il mercato nelle strade della città. Non ci sono dati aggiornati sull’affluenza dei clienti. Certo è, però, che qualche tempo fa, si registravano picchi di 6mila visitatori al giorno. Ma oggi le visite sono in calo.
Per rilanciare quella che dovrà trasformarsi, pian piano, in una vera e propria fiera, la giunta Ioculano, in collaborazione con gli uffici e con le associazioni di categoria interessate, ha creato un vero e proprio marchio da esportare.
“Tra gli obiettivi di mandato c’era anche quello migliorare il mercato”, ha spiegato l’Assessore Pio Guido Felici, “Certo questo è solo il primo passo: abbiamo pensato di creare un brand. Qualche mese fa ho incontrato uno famoso esperto di marketing spagnolo che mi ha chiesto cosa rendesse famosa Ventimiglia nel mondo. Ho risposto il mercato, perché in effetti è così. Allora abbiamo deciso di farlo diventare un vero e proprio brand. Per questo abbiamo realizzato un logo, che il Comune ha creato a costo zero”.
Una M e una V disegnate in modo geometrico, semplice ma efficace.
“Abbiamo sviluppato anche una specie di totem di posizionare nei pressi della fiera”, illustra l’Assessore, “E da gennaio ogni banco avrà una “gonna” che identificherà, tramite un determinato colore, la categoria merceologica venduta”.
Le spese saranno a carico degli operatori: “Ma saranno piuttosto contenute”, puntualizza Felici, “Si parla di un centinaio di euro”.
I progetti in via di definizione sono tanti. Tra questi la realizzazione di una filodiffusione che diffonda, in tutta l’area del mercato, la stessa musica.
Al vaglio anche la possibilità di distribuire gadget gratuiti: ombrelli, t-shirt, sacchetti. Il tutto per esportare il marchio e farlo conoscere anche all’estero.
E per il problema della carenza di posti auto? “Ci stiamo organizzando per creare un servizio di navette”, anticipano in Comune, senza però sbilanciarsi troppo: “Su questo stiamo ancora lavorando”.