Il futuro |
Politica
/
Zone
/

Smaltimento rifiuti: Lotto 6 e Azuréo di Nizza, due realtà agli antipodi

1 dicembre 2015 | 04:50
Share0
Smaltimento rifiuti: Lotto 6 e Azuréo di Nizza, due realtà agli antipodi
Smaltimento rifiuti: Lotto 6 e Azuréo di Nizza, due realtà agli antipodi
Smaltimento rifiuti: Lotto 6 e Azuréo di Nizza, due realtà agli antipodi
Smaltimento rifiuti: Lotto 6 e Azuréo di Nizza, due realtà agli antipodi

Il Sindaco di Bordighera Pallanca ed il suo vice Bassi si sono recati in Francia per documentarsi sull’impianto più innovativo d’Europa

Costa 21 milioni di euro ed è stato costruito in 18 mesi: è l’impianto Azuréo di Nizza, un polo di ultima generazione per lo smaltimento dei rifiuti.
Le cifre sopracitate non dicono molto, finché non vengono confrontate a quelle previste per realizzare il Lotto 6: la discarica tanto contestata che dovrebbe trovare alloggio a Taggia.
L’impianto costerà 70 milioni. E per costruirlo ci vorranno 5 anni.

A recarsi in visita presso il centro di Nizza sono stati il Sindaco di Bordighera Giacomo Pallanca ed il suo vice Massimiliano Bassi.
Colpiti dalla protesta delle “Mamme No Lotto 6”, che da mesi battagliano contro la realizzazione di una discarica alla quale imputano l’insorgenza di malattie gravi e mortali (come i tumori), gli amministratori della Città delle Palme si sono recati presso l’innovativo impianto di smaltimento rifiuti. Il primo “viaggio” ha avuto luogo nello scorso mesi di agosto. Da quel giorno, l’interesse per quel centro tecnologico e innovativo non è mai scemato. Anzi.

Quello di Nizza è un impianto che prevede il trattamento Meccanico-Biologico (TMB) per la gestione dei rifiuti: un produttore di compost di altissima qualità in grado, contemporaneamente, di trasformare l’immondizia in combustibile solido e differenziare nel modo più dettagliato possibile i rifiuti.

L’impianto utilizzato nella vicina Francia prevede un trattamento a freddo dei rifiuti indifferenziati (e/o residuali dopo la raccolta differenziata) che sfrutta l’abbinamento di processi meccanici e processi biologici, quali la digestione anaerobica e il compostaggio. Appositi macchinari separano la frazione umida (l’organico da bioessicare) dalla frazione secca (carta, plastica, vetro, inerti ecc.): quest’ultima frazione può essere in parte riciclata oppure usata per produrre combustibile derivato dai rifiuti (CDR) rimuovendo i materiali incombustibili.

“Questo è il futuro”, ha commentato Massimiliano Bassi. E come dargli torto, quando davanti agli occhi si vedono risolti insieme tanti problemi legati all’inquinamento. Il centro di Nizza non si “limita” a produrre compost, combustibile solido e a differenziare i rifiuti: attraverso un tetto di 2500 metri quadrati di pannelli fotovoltaici, produce anche elettricità.
Un impianto compatto, 750 mq, in grado di gestire 15mila tonnellate all’anno di rifiuti.

Potrà essere questa, la soluzione più idonea per la provincia di Imperia? Certo paragonato alla discarica del “lotto 6”, non teme confronti.