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Bambino di Montecarlo gioca a fare l’elemosina a Sanremo

19 dicembre 2015 | 21:23
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Bambino di Montecarlo gioca a fare l’elemosina a Sanremo
Bambino di Montecarlo gioca a fare l’elemosina a Sanremo
Bambino di Montecarlo gioca a fare l’elemosina a Sanremo

A notare il piccolo è anche una volante della Polizia, che si ferma per chiedere spiegazioni

Sanremo. Nella centralissima via Matteotti, a poche decine di metri dal casinò, luogo simbolo di lusso e ricchezza, un bimbo chiede l’elemosina. Se ne sta lì, immobile e silenzioso, ad attendere che i passanti si inteneriscano e gli porgano una monetina.

A differenza di ciò che succede con i questuanti adulti, spesso ignorati dai passanti, il bimbo non passa inosservato: è troppo piccolo per starsene da solo. Ed è troppo ben vestito per aver bisogno di chiedere l’elemosina.
Un uomo si avvicina e chiede al bambino perché fosse lì e dove fossero i suoi genitori. E lui, candidamente, risponde: “Sto giocando”.

“Sto giocando a chiedere l’elemosina”. Dalla gelateria vicina un altro uomo si alza. Elegantissimo e distinto, mette qualche moneta sul fazzolettino ai piedi del bimbo. E’ il padre che, per rendere felice il pargolo, si finge benefattore. Mentre lui e la moglie si gustano un buon gelato, il bambino gioca come fanno tutti i bambini, ma in modo diverso.

A notare il piccolo è anche una volante della Polizia, che si ferma per chiedere spiegazioni e scopre tutto: il bimbo, residente a Montecarlo e di famiglia benestante, stava semplicemente giocando, sotto gli occhi dei suoi genitori.

Se non fosse vera, questa storia, avrebbe il sapore di una favola. Di quelle classiche che finiscono sempre con una morale. Oppure sembrerebbe il remake del racconto di Mark Twain, “Il principe e il povero”, dove i due protagonisti, coetanei ma di estrazione sociale opposta, si scambiano i ruoli perché annoiati della propria vita.

Invece è cronaca. A pochi giorni dal Natale, con tanti bimbi poveri che sognano un giocattolo magari irraggiungibile, c’è un bimbo ricco che, forse annoiato, si diverte fingendosi povero.