Linee ferroviarie italiane: nella black list ci sono anche quelle liguri

16 dicembre 2015 | 15:23
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Linee ferroviarie italiane: nella black list ci sono anche quelle liguri

In Liguria i biglietti hanno subito un rincaro del + 41% senza che però nulla sia migliorato nel servizio offerto

Il report di Legambiente non fa di certo un bel ritratto della situazione delle linee ferroviarie italiane: i treni sono pochi, vecchi e sempre più costosi.

Appare divisa in due, l’Italia, un paese che non conosce mezze misure nemmeno dal punto di vista ferroviario. Si passa da un’Alta Velocità efficiente ad un servizio locale pessimo, a causa di convogli (e sono pochi) troppo vecchi e troppo cari, tanto da non riuscire ad essere concorrenziali nemmeno nei confronti dei mezzi privati, di gran lunghi preferiti dai pendolari.

Ad utilizzare i treni, quotidianamente, sono 3 milioni di italiani che, per studio o per lavoro, affrontano una vera e propria odissea, come dimostra il report “Pendolaria” di Legambiente.
In testa alla classifica della peggior linea d’Italia c’è la Roma-Lido di Ostia, seguita dall’Alifana e Circumvesuviana a Napoli e dalla Chiasso-Rho. Seguono poi la Verona-Rovigo, la Reggio Calabria-Taranto, la Messina-Catania-Siracusa, la Taranto-Potenza-Salerno, la Novara-Varallo, la Orte-Foligno-Fabriano e la Genova-Acqui Terme.

Ma il rapporto annuale che fotografa la situazione del Belpaese, annovera nella black list anche Piemonte, Liguria, Abruzzo e Umbria: regioni nelle quali il costo dei biglietti è notevolmente aumentato senza che si registrasse alcun miglioramento. In Liguria, seconda nella lista dopo il Piemonte, i biglietti sono aumentati del +41%.