“La migrazione non è una malattia”: meeting del Lions Club Ventimiglia

Il tema della diffusione di malattie contagiose a seguito dei fenomeni migratori è stato affrontato dal dottor Giuseppe Ferrea
Ventimiglia. Il tema della diffusione di malattie contagiose a seguito dei fenomeni migratori è stato affrontato dal Lions Club Ventimiglia nel corso di un interessante meeting che ha visto il dottor Giuseppe Ferrea, primario del reparto di malattie infettive di Sanremo, sfatare alcuni miti e confutare pregiudizi purtroppo radicati.
Argomentando sulla base sia dell’esperienza personale che di dati scientifici validati, il dottor Ferrea ha dimostrato come a fronte di un flusso migratorio “epocale” non si assista ad una situazione emergenziale per quelle che sono le malattie più temute (tubercolosi, HIV, infestazioni cutanee quali la scabbia). Anzi, paradossalmente, le difficoltà e gli stenti a cui sono sottoposti i migranti durante il lungo viaggio dall’Africa Subsahariana condizionano una sorta di crudele selezione naturale, per cui fra i migranti, coloro che riescono ad arrivare sulle nostre coste sono solo quelli più sani e forti. Anche la lunghezza del viaggio, che spesso dura mesi, fa si che patologie a lunga incubazione (come l’Ebola) si manifestino prima dell’arrivo sul nostro suolo.
Spesso, per contro, si assiste ad un fenomeno di deterioramento delle condizioni di salute dei migranti dopo il loro ingresso in Europa a seguito della continua e reiterata esposizione a fattori di rischio connessi ad una situazione di povertà e disagio sociale (fenomeno del migrante esausto).
Il Lions Club Ventimiglia ha deciso di affrontare questo argomento nell’ottica di proporlo come Tema di Studio Nazionale al congresso Lions che si terrà a Sanremo nel prossimo mese di maggio; se approvato in quella sede, questo argomento sarà oggetto di approfondimento e ricerca di soluzioni pratiche da parte di tutti i Lions italiani.