Il valore aggiunto di Seborga: intervista al Primo Cittadino Enrico Ilaruzzi
In prossimità delle Elezioni Amministrative 2016 il Sindaco ripercorre i quattro anni di mandato
Seborga. In prossimità delle Elezioni Amministrative 2016 il Primo Cittadino Enrico Ilaruzzi ripercorre i suoi quatto anni di mandato.
Sindaco Ilaruzzi per quale ragione nel 2011 ha deciso di candidarsi?
La scelta è da ascrivere a ragioni sia personali-familiari che politico-professionali. Seborga è il mio paese, qui è nata e cresciuta mia madre, qui sono nato e cresciuto io. Questo luogo conserva e conserverà sempre le mie radici, e non potevo far altro che, arrivato a un certo punto della mia decennale carriera nel suo settore amministrativo, candidarmi a Primo Cittadino. Dopo essere stato a lungo consigliere comunale nonché vicesindaco, ho avuto l’esigenza di incidere maggiormente nella comunità, dando una sorta di valore aggiunto, di continuità all’attività svolta fino a quel momento.
Il mandato è quasi allo scadere, un bilancio?
Il bilancio è pressoché positivo. In questi anni ho portato avanti molti progetti e altrettanti ne ho ancora in mente. Certamente difficoltà ce ne sono state, ma alla fine sono riuscito nei miei intenti. Io e il mio gruppo abbiamo impiegato le energie in diversi ambiti e sempre con ottimi frutti. Nel settore ecologico e ambientale, dove Seborga è diventato il comune ligure più virtuoso per il riciclaggio dei rifiuti; nel settore sociale e della protezione civile; in quello turistico e urbano Abbiamo rafforzato la nostra comunicazione rendendola più puntuale non solo a livello cartaceo ma anche online. Abbiamo installato il wifi in tutto il centro storico e rifatto completamente il sito amministrativo rendendolo fruibile anche agli ipo e iper vedenti. Il nostro impegno si è profuso su tutto il territorio comunale e sempre tenendo conto unicamente delle necessità dei cittadini. Inoltre molti dei nostri progetti sono stati al 100% finanziati dalla Regione e dal Ministero. Come è ovvio ci sono ancora dei piani da portare a termine, come “Il bando dei Seimila Campanili” che vede la riqualificazione di piazza Martiri, un progetto che mi sta molto a cuore volto a creare il cuore pulsante della piazza principale, rendendola pedonale e arricchita di un grosso parcheggio; oppure la realizzazione di un ente che coordini tutto il patrimonio immobiliare in relazione alla ricettività; e soprattutto il progetto già ben avviato per trasformare il territorio in un polo dell’attività out-door come Trekking, Mountain Bike, Parapendio etc., grazie al collegamento della pista ciclabile di Area24.
Ha intenzione di ricandidarsi?
Essere sindaco ti permette di vivere un esperienza impagabile, un’esperienza dal valore non economico ma di crescita personale e professionale. Essere sindaco ti permette di vivere dal di dentro la tua comunità, di conoscerla nel profondo ponendola sempre al primo posto. Inoltre ho imparato cose che mai avrei immaginato, come ad esempio la fermezza necessaria nel prendere una decisione a carattere politico; ho conosciuto la bellezza dell’interazione che viene a crearsi fra i diversi sindaci di un territorio mettendo da parte il famoso “campanile precluso”. Tuttavia, sto valutando in maniera se proseguire questa fantastica esperienza oppure dedicarmi alle mie attività personali. Entro gennaio deciderò.