Horst Wein al convegno “I giovani e la pratica sportiva” del Coni Liguria

6 dicembre 2015 | 07:41
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Horst Wein al convegno “I giovani e la pratica sportiva” del Coni Liguria
Horst Wein al convegno “I giovani e la pratica sportiva” del Coni Liguria
Horst Wein al convegno “I giovani e la pratica sportiva” del Coni Liguria

“Dobbiamo farli giocare, non vincere. In Italia competizioni sempre uguali”

Genova. “Ogni ragazzo ha un potenziale importante e noi adulti non lo sappiamo. Oggi, a sette anni, abbiamo già un deficit motorio rispetto a 25 anni fa. Troppi sistemi tecnologici. Sono sbagliati gli allenamenti tra 8 e 12 anni degli ultimi 50 anni. La competizione di fine settimana non serve a loro. Noi non siamo istruttori. Dobbiamo stimolare i bambini, portare a darli il 100%. Se un allenatore di settore giovanile vince tanto non lavora per i suoi ragazzi ma per se stesso”. Sono alcuni degli importanti concetti espressi da Horst Wein, guru mondiale del calcio giovanile e ispiratore della Cantera del Barcellona. E’ il relatore più atteso alla sala Auditorium dell’Acquario di Genova, assieme a Marcello Nardini (presidente Horst Wein Association Italia), in occasione del convegno “I giovani e la pratica sportiva: motivazioni, opportunità e criticità nello scenario di oggi” in svolgimento oggi e domani per celebrare i primi 20 anni di vita della Scuola dello Sport del Coni Liguria. “Dobbiamo farli giocare, non vincere. Torniamo con Funino al calcio di strada. Si corre di più, si tocca di più la palla – insiste Wein – Abbiamo dimenticato il muscolo più importante: il cervello. Qui in Italia le competizioni sono sempre uguali. Bisogna trovare nuove idee, originali”.

A nome dell’intera Giunta Coni Liguria, il presidente Vittorio Ottonello spiega il motivo della scelta del tema del convegno. “I giovani e il loro futuro ci stanno molto a cuore: lo sport rappresenta un sicuro percorso di buona crescita”. A complimentarsi con Ottonello ed a fare gli auguri alla Scuola dello Sport ligure per questo speciale compleanno, intervengono l’amministratore delegato Coni Servizi Alberto Miglietta, gli assessori allo sport Ilaria Cavo (Regione Liguria) e Pino Boero (Comune di Genova), il viceprefetto Carmine Battista, il presidente Fiera di Genova e Porto Antico Ariel Dello Strologo, il direttore nazionale della Scuola dello Sport Rossana Ciuffetti e il referente nazionale SdS regionali Marcello Marchioni.

Linee guida per ogni soggetto che fa attività motoria, come è possibile far crescere la propria capacità professionale per applicare scienza e coscienza nell’allenamento giovanile. Ecco le conclusioni tratte da Antonio Urso, presidente della Federazione Italiana Pesistica e coordinatore dei rapporti Scuola dello Sport-IMSS Coni Servizi. Il dato molto interessante della relazione di Laura Perrotta, dirigente del Centro Studi e Osservatori Statistici per lo Sport del Coni, è che in Liguria la pratica sportiva aumenta del 12% tra il 1997 e il 2014. E’ pari al 57,5% il picco massimo di pratica sportiva che si raggiunge tra 11-14 anni d’età. In 20 anni gli sportivi assidui tra i 15-19 anni crescono di 11,4 punti %. Negli ultimi 10 anni i praticanti con continuità tra i 6-10 anni sono aumentati di 5,5 punti %. “Bisogna farti divertire e, quindi, giocare”. Così Cecilia d’Angelo, dirigente Territorio e Promozione del Coni, apre la sua relazione in merito al Centro Coni Orientamento ed Avviamento allo Sport, per cui si propongono e sperimentano innovative strategie di formazione e pratica dell’attività sportiva regionali. La fascia d’età coinvolta è 5-14 anni, destinataria di attività sportiva differenziata. Michelangelo Dell’Edera, direttore dell’Istituto Superiore di Formazione “Roberto Lombardi”, tratta l’esperienza della Federazione Italiana Tennis. Al centro della sua riflessione le varie tipologie di Scuola Tennis: in Liguria, tra il 2011 e il 2015, si passa da 49 a 76. Una crescita molto importante, riscontrata anche in zone d’Italia. Il progetto “Racchette di Classe”, comune a Tennis e Badminton, nasce dall’integrazione di due progetti: “Shuttle Time” e “A scuola con la racchetta”. Sotto la lente di ingrandimento di Dell’Edera, anche il rapporto tra insegnanti e circoli assieme ai centri di aggregazione Under 11, i centri periferici di allenamento under 14 e i centri tecnici permanenti under 16. Sport Sociale e Scuola: la dirigente Strategia e Responsabilità Sociale Coni Servizi, Teresa Zompetti, parla di tre filoni d’intervento e, in merito a quello giovanile, si sofferma su educazione motoria, fisica e sportiva nella scuola dell’infanzia, primaria e secondaria all’interno del progetto Miur-Coni 2015-2017. “CONI RAGAZZI” mira a declinare concretamente il principio del diritto allo sport per tutti, a fornire un servizio sociale alla comunità sostenendo le famiglie che hanno maggiore difficoltà economica in aree di disagio sociale. Chiudono la prima giornata del convegno gli interventi della presidente regionale Luisa Franza, sulle problematiche della Scuola Vela, e Rodolfo Giovenzana, sulla Scuola di Pallavolo Anderlini. Domattina aprirà il segretario generale del Coni Roberto Fabbricini alle 9:15 e poi toccherà a Mauro Tirinnanzi spiegare le linee programmatiche del progetto pilota Amiconi, seguito poi dagli interventi su metodologia dell’allenamento (Antonio La Torre) e insegnamento (Claudio Mantovani) giovanile.