Giampedrone: “Lotto 6, ultimo sacrificio per dotarsi dell’impiantistica necessaria”
L’Assessore regionale a Taggia per un sopralluogo alla discarica
Taggia. L’Assessore regionale Giacomo Gianpedrone in visita al lotto 6: “Sono venuto a vedere non tanto a che punto è, ma per condividere con i territori la strada che vogliamo intraprende per arrivare a dotarci di quella necessaria impiantistica che serve a questo territorio e a tutta la Liguria”.
“Credo che il percorso intrapreso sia abbastanza importante”, ha dichiarato l’assessore, “Ci sono ancora degli aggiustamenti da fare: i territori e i sindaci stanno valutando, la provincia sta facendo le scelte che deve fare, ma la strada intrapresa è quella di concentrarsi sull’impiantistica e non sul Lotto 6 che, necessariamente, sarà un passaggio funzionale al raggiungimento di un obiettivo che è quello di dotare la Liguria almeno degli impianti di trattamento dell’organico: un obiettivo altamente raggiungibile e che noi abbiamo come amministrazione regionale”.
Ai comitati contro la realizzazione del lotto 6, Giampedrone ha dichiarato che la discarica è il necessario passaggio per arrivare a dotarsi di quegli impianti di cui la Liguria è priva.
“Deve essere ovviamente necessario e funzionale per garantire tutti gli aspetti di sanità pubblica che sono ovviamente sopra a tutto il resto del contesto”, ha ribadito l’assessore, “Ma è assolutamente un passaggio per arrivare a quegli impianti di cui la Liguria oggi non è dotata e di cui assolutamente deve dotarsi. Ho detto a tutti che non sono un appassionato di buchi per terra con materiale inserito e poi ricoperto, ma questa è stata la politica degli ultimi anni: adesso dobbiamo ovviamente voltare pagina. Se questo è l’ultimo sacrificio del territorio per arrivare a dotarsi della necessaria impiantistica, io credo che sia un sacrificio sopportabile“.
Per quanto riguarda la situazione della Liguria, fanalino di coda in ambito di raccolta differenziata, Giampedrone ha dichiarato: “La Liguria ha fatto un percorso non facile di cambio normativo importante, dando degli obiettivi a tutti i Comuni non solo di differenziata, ma di recupero. Noi siamo fanalino di coda e questo comporta dei costi insostenibili per tutte le cittadinanze liguri e, credo che questa sia un’inversione di tendenza culturale che dobbiamo fare tutti insieme, ma con la necessaria impiantistica. Se noi, solo con la differenziata, pensiamo di risolvere il problema dei rifiuti, non lo risolveremo mai”.