“Estensioni”: ieri sera al Teatro del Casinò il regalo di Natale del Club Tenco
Più di un evento, un viaggio che ha visto l’incontro tra la musica, l’arte e la cultura attraverso la voce di 8 artisti di diverse nazionalità
Sanremo. Un evento-serata che ha visto l’incontro tra la musica, l’arte e la cultura attraverso la voce di 8 artisti di diverse nazionalità. Ieri sera al Teatro del Casinò si è “messo in scena” lo spettacolo “Estensioni” a cura di Club Tenco e Cose di Amilcare.
Ad accogliere i graditi ospiti prima di entrare nel teatro c’erano esposte varie opere create con materiali di versi di vari artisti.
Lo spettacolo è iniziato con una canzone di Bianca D’Aponte, una bravissima cantante morta in giovane età a causa di un aneurisma, a cui tutti gli artisti hanno fatto pregio con una loro canzone dedicata a lei.
Durante l’evento sono state cantate le canzoni dedicate a Bianca, e a vari artisti e poeti come Emily Dickinson, Sibilla Aleramo, Rosalia De Castro, Gloria Fuertes, Antonia Pozzi.
La prima artista ad esibirsi è stata Silvia Comes, già nota al pubblico di Sanremo per la sua interpretazione catalana della “Locomotiva” di Francesco Guccini. Lei ha cantato una versione catalana “Erbe ed Erbacce” di Bianca d’Aponte”, “Arriva l’Assenza” e “Salutazione Elegiaca a Rosalia De Castro”.
A seguire si sono esibiti: Julia Zingašina con una versione russa di “Clessidra” dedicata a Bianca, “balenano i miei giorni tutti uguali” èS’abbuia La Strada”; Alessio Arena con “In Un Monumento”, “A Piccoli Passi, “Na Voce” dedicata a Bianca; Fausto Mesolella, con una canzone che parla di mare e morte di Félix Luna con la musica di Ariel Ramirez, in una versione italiana “Alfonsina e il Mare”; Ruth Horačková con una versione ceca di “Ninna Nanna In Re” scritta da Bianca, “I Gatti” e “Da Quanti Anni Leggo I Tuoi Versi”.
Sul palco è salito anche il poeta e canta autore amico di Fabrizio de André, Vittorio De Scalzi con la canzone “Ad Atonia Pozzi”. Si è esibita poi Tamar Mcleod, la cantante, compositrice e pianista Tamar Mcleod, prima con la canzone di Bianca d’Aponte nella versione maori di Dennis Ngawhare Pounamu “Una Volta Per Ogni Volta, e successivamente con “Grazie Poesia” e “Nelle Tue Parole e Nella Tua Poesia”, brano che ha dedicato alla madre commuovendo tutti.
L’ultima artista a incantare il teatro è stata M’barka Ben Taleb con “La Luna”, “Respira piano” e “Scetate”.
La serata si è conclusa con la voce della cantante protagonista Bianca D’Aponte accompagnata musicalmente da Fausto Mesolella.
In una sola sera il pubblico ha assistito a un viaggio attraverso le varie canzoni e con le diverse lingue, accompagnate da diverse scenografie astratte di vari artisti. Il tutto accompagnato da un ritmo armonioso e avvolte malinconico. Questa espressione della musica d’ autore è qualcosa che non si può descrivere e non la si può raccontare essendo una musica che non si sente tutti i giorni, e proprio perche non la si sente sempre regala un’armonia unica grazie alla singolarità di ogni nota, timbro, acuto, che melodia dopo melodia si costruisce una magica sinfonia, completata dallo sguardo appassionato del singolo artista appagato del applauso del pubblico.
Per l’evento bisogna ringraziare i presentatori Massimo Cotto e Steven Forti, la direzione artistica di Sergio Secondario Sacchi, le scenografie di Marco Nareo Rotelli e il visual di Sergio Raimondo. Alla serata erano presenti gli assessori Eugenio Nocita, Daniela Cassini e Anna Asseretto.