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Claudio Scajola: “Scullino e Bosio galantuomini. Sciacalli, serpenti e avvoltoi li hanno screditati”

11 dicembre 2015 | 19:40
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Claudio Scajola: “Scullino e Bosio galantuomini. Sciacalli, serpenti e avvoltoi li hanno screditati”
Claudio Scajola: “Scullino e Bosio galantuomini. Sciacalli, serpenti e avvoltoi li hanno screditati”
Claudio Scajola: “Scullino e Bosio galantuomini. Sciacalli, serpenti e avvoltoi li hanno screditati”
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Claudio Scajola: “Scullino e Bosio galantuomini. Sciacalli, serpenti e avvoltoi li hanno screditati”
Claudio Scajola: “Scullino e Bosio galantuomini. Sciacalli, serpenti e avvoltoi li hanno screditati”

Commenta così l’ex ministro Claudio Scajola la sentenza d’appello emessa ieri a Genova. Sentenza che, in secondo grado di giudizio, nega l’esitstenza di una locale ‘ndranghetista a Bordighera e assolve con formula piena l’ex sindaco di Ventimiglia e il city manager Marco Prestileo

Arma di Taggia. “Scullino è un galantuomo e Bosio , ex sindaco di Bordighera altrettanto”. Commenta così l’ex ministro Claudio Scajola la sentenza d’appello emessa ieri a Genova. Sentenza che, in secondo grado di giudizio, nega l’esitstenza di una locale ‘ndranghetista a Bordighera e assolve con formula piena l’ex sindaco di Ventimiglia e il city manager Marco Prestileo dall’accusa di concorso esterna in associazione a delinquere di stampo mafioso. Poi, nel terzo incontro pubblico del suo “tour” pre natalizio, Scajola, sempre parlando di quelli che furono i commissariamenti di Ventimiglia e Bordighera, non usa mezzi termini: “Avvoltoi, sciacalli, serpenti e delatori che accreditavano queste amministrazioni, che stavano cambiando in maniera positiva la vita di quelle città, come infiltrate dalla ‘ndrangheta”.

Continua il politico imperiese: “oggi nessuno ha scritto esattamente la verità. Nessuno nega che ci siano episodi di delinquenza, contenuti e ridotti. Ma l’assoluzione di Scullino E Prestileo dimostra cje non c’era nessuna interferenza della ‘ndrangheta nell’amministrazione comunale. Su questo la sentenza è chiarissima. Il che significa che non doveva essere sciolto nemmeno il Comune di Ventimiglia. Questo per colpa di chi ci ha marciato rafforzando le proprie posizone mentre denigrava gli altri. Ma anche coloro che sono stati zitti, seduti e silenziosi invece che difenbdere le posiazoni. Qui è venutra una signora che si chiam Rosy Bindi e che ha detto che la nostra è la quinta provincia della Calabria. Nessuno ha replicato, comuni , provincia e sindaci, negando che questa provincia fosse così”