Cenone di capodanno, in barba alla crisi per una notte: sulle tavole dei sanremesi abbondano astici, ostriche e caviale

31 dicembre 2015 | 10:41
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Cenone di capodanno, in barba alla crisi per una notte: sulle tavole dei sanremesi abbondano astici, ostriche e caviale
Cenone di capodanno, in barba alla crisi per una notte: sulle tavole dei sanremesi abbondano astici, ostriche e caviale
Cenone di capodanno, in barba alla crisi per una notte: sulle tavole dei sanremesi abbondano astici, ostriche e caviale
Cenone di capodanno, in barba alla crisi per una notte: sulle tavole dei sanremesi abbondano astici, ostriche e caviale
Cenone di capodanno, in barba alla crisi per una notte: sulle tavole dei sanremesi abbondano astici, ostriche e caviale
Cenone di capodanno, in barba alla crisi per una notte: sulle tavole dei sanremesi abbondano astici, ostriche e caviale

Comunque la nostra cucina considerata povera per le feste con ingegno, fantasia, creatività riesce a diventare una cucina ricca e saporita

Sanremo. La citta sul mare, gode dei privilegi del Mediterraneo sia per l’ottimo clima mite sia per l’ottimo pesce che dimora nei suoi fondali. Il pesce della riviera è considerato “povero”, ma dal sapore unico e ricco di proteine. Per tutta la stagione sui banchi dei pescatori non mancano le alici che rappresentano il “pesce povero” per eccellenza: possono essere conservate nei barili oppure assaporate appena pescate o cotte per arricchire qualche buona ricetta.

Anche sotto le feste i sanremesi non rinunciano ad avere un buon pesce in tavola tra piatti della tradizione ligure come le torte alle erbe, le alici ripiene, le zuppe di legumi, il pesce e i maltagliati.

Nella pescheria “Argento” di Sanremo, ad esempio, sotto le feste di Natale sono stati venduti molti calamari, polpi e per il cenone di capodanno sono stati venduti numerosi pesci come dentici e orate. Dalla pescheria consigliano che “se sotto le feste si ha poco tempo per cucinare si possono consumare piatti veloci da preparare come l’insalata di polpo, i calamaretti ripieni oppure pesce da fare al forno o al sale come i branzini e dentici”.

Invece nella pescheria” Franco”, sempre a Sanremo,  per Natale sono andati a ruba molti branzini e orate e per il cenone di capodanno sono stati venduti molti frutti di mare e astici. Il proprietario sostiene che “per Natale si sceglie dell’ottimo pesce pescato fresco come il branzino o le orate, ma per Capodanno c’è chi preferisce mangiare raffinato e per il cenone dell’ultimo dell’anno sceglie astici od ostriche e caviale”.

Questi prodotti nella maggioranza dei casi ,sono prodotti di importazione e quindi ci si rivolge al mercato francese, ma è utile sapere che anche noi produciamo caviale in Lombardia e in Veneto ed è ottimo, oltre ad un’eccellente produzione soprattutto in Toscana e Puglia di ostriche. Quest’ultime hanno un sapore più delicato e sono meno grasse rispetto a quelle francesi.  Per quanto riguarda gli astici che non possono essere allevati e quindi importati direttamente dal mercato americano, possiamo dire che quelli pescati nei nostri mari hanno un sapore molto più intenso.

Comunque la nostra cucina considerata povera per le feste con ingegno, fantasia, creatività riesce a diventare una cucina ricca e saporita. I liguri hanno saputo dominare il mare e l’aspra terra creando piatti unici con cibi semplici e genuini, questi piatti sono ancora conosciuti e assaporati nella vita di tutti i giorni o gustati sotto le feste come portata speciale.