Tra poco le elezioni del AC Ponente Ligure, Sergio Maiga: “ACI non è solo Rallye di Sanremo, anche cultura e turismo”

25 novembre 2015 | 12:45
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Tra poco le elezioni del AC Ponente Ligure, Sergio Maiga: “ACI non è solo Rallye di Sanremo, anche  cultura e turismo”
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Tra poco le elezioni del AC Ponente Ligure, Sergio Maiga: “ACI non è solo Rallye di Sanremo, anche  cultura e turismo”
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Tra poco le elezioni del AC Ponente Ligure, Sergio Maiga: “ACI non è solo Rallye di Sanremo, anche  cultura e turismo”
Tra poco le elezioni del AC Ponente Ligure, Sergio Maiga: “ACI non è solo Rallye di Sanremo, anche  cultura e turismo”

Tale nuovo ente nasce dal raggruppamento dei tre Automobile Club di Savona, Imperia e Sanremo da un’iniziativa che il Consiglio Direttivo dell’AC Sanremo ha promosso presso l’Automobile Club d’Italia

Sabato prossimo si svolgeranno le elezioni per scegliere i Dirigenti del nuovo Automobile Club del Ponente Ligure. Tale nuovo ente nasce dal raggruppamento dei tre Automobile Club di Savona, Imperia e Sanremo da un’iniziativa che il Consiglio Direttivo dell’AC Sanremo ha promosso presso l’Automobile Club d’Italia, sia dal giugno 2013.

Le motivazioni sono state molteplici: economicamente l’unione di piccole pubbliche amministrazioni permette di razionalizzare risorse e servizi evitando una costosa duplicazione. Allo stesso tempo è importante tuttavia mantenere il presidio dei territori affinché il servizio al Cittadino non venga meno. Per questo motivo nel progetto di accorpamento è stato previsto che il nuovo ente mantenga l’apertura dei propri sportelli come avviene attualmente, senza sostanziali modifiche nello svolgimento e nella offerta delle attività caratteristiche di cui finora molte persone, anche non associate, hanno usufruito. Sul piano più strettamente strategico l’unificazione dei tre Automobile Club vede rafforzata la compagine sociale che arriva a più di diecimila sfociati. Anche dal punto di vista della Federazione nazionale l’iniziativa è stata accolta favorevolmente, in quanto ben si inserisce nel dei progetti governativi di innovazione della Pubblica Amministrazione in generale. Sarà forse l’ACI ad attuarle, per primi nel settore pubblico, per primo.

Questo soggetto si chiamerà Automobile Club del Ponente Ligure e sarà giuridica,ente efficace a partire dal 1 gennaio 2016.

Questa iniziativa, non certo indolore per la perdita dell’identità locale, potrà portare un periodo di stabilità anche economica nella struttura, consentendo di riprendere iniziative di diffusione della cultura dell’auto, pur mantenendo inalterate le strutture e le presenze degli uffici sul territorio, così come i soci e gli utenti sono oggi abituati a frequentare e pertanto alla sede centrale di Imperia rimarranno associate le sedi distaccate di Sanremo e Savona.

Gli organi politico-amministrativi saranno eletti il 28 novembre prossimo e, per agevolare i Soci dei tre etniche dovranno selezionarli attraverso il voto. I seggi elettorali saranno allestiti presso le tre sedi degli attuali Automobile Club: quelli di Sanremo, Imperia e Savona.

“Sarà una sfida impegnativa per i prossimi amministratori – fa sapere il presidente dell’AC Sanremo Sergio Maiga, che prosegue – riorganizzare un ente a questi livelli significa agire strategicamente su nuovi scenari ed essere all’altezza di tessere opportune relazioni istituzionali con altre pubbliche amministrazioni e con molteplici istituzioni ed associazioni anche private, dimostrando di essere validi interlocutori rispetto alla missione fondamentale, sancita negli articoli 4 e 36 dello Statuto dell’ACI”

Questi articoli recitano: “la tutela dei molteplici versanti della mobilità, promuovendo e favorendo lo sviluppo del turismo così come incoraggiando le attività sportive automobilistiche, l’istruzione è l’educazione alla sicurezza stradale, svolgendo direttamente e indirettamente ogni attività utile agli interessi generali dell’automobilismo, gestendo servizi che possono essere loro affiliati da altri Enti Pubblici, Stato e Regioni compresi”.

Spiega Maiga: “non si tratta dunque, come non si è mai trattato, di organizzare solo gare automobilistiche ed eventi sportivi. Occorre gestire un ente pubblico che deve autofinanziarsi con la capacità di costruire servizi a tutela degli automobilisti, siano essi associati o semplici cittadini, oltre che naturalmente garantir il posto di lavora ad oltre 12 persone”