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Tangenti per evitare controlli, tre assoluzioni in tribunale a Imperia

3 novembre 2015 | 12:23
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Tangenti per evitare controlli, tre assoluzioni in tribunale a Imperia

Anche il pm Alessandro Bogliolo era d’accordo per l’assoluzione di due dei tre imputati

Imperia. Tangenti in cambio di controlli nei cantieri edili e una ricetrasmittente per incastrare uno degli imputati. In tribunale a Imperia sono stati assolti Ester Sessa, Walter Muca e Gianni Silvano, professionisti e imprenditori edili accusati di corruzione per una vicenda che risale al 2013 e che ruotava attorno a Daniele Deplano, l’ex componente della Commissione paritetica per l’edilizia ed ex assessore di Badalucco, accusato di aver preteso tangenti per 20 mila euro in cambio di controlli più “blandi” nei cantieri.

La sentenza, sul caso di mazzette elargite da impresari ad un ex componente della commissione paritetica per l’edilizia, Deplano, è stata emessa stamane.

Nella sua requisitoria delle settimane scorse il pm Alessandro Bogliolo ha ripercorso tutta la vicenda e chiarito la condotta di Deplano. “Lui era un ispettore e quindi un pubblico ufficiale”, ha sottolineato il pm ricordando anche dei soldi consegnati a Deplano e delle pressanti richieste avanzate agli impresari. Il pm aveva chiesto quindi una condanna a 4 mesi di reclusione per Walter Muca e l’assoluzione per Ester Sessa e Gianni Silvano. La difesa di Muca con l’avvocato Bellini ha poi trovato il modo di smontare la tesi del pm chiedendo l’assoluzione.

Per le repliche il processo é stato aggiornato a oggi e questa mattina è arrivata la decisione del collegio presieduto da Donatella Aschero che ha chiuso la vicenda con “il fatto non costituisce reato”.

Il processo é l’epilogo di una seconda fase di un’inchiesta giudiziaria condotta dalla guardia di finanza e che aveva portato all’arresto di Daniele Deplano, che faceva parte, insieme ad altri 11 membri, della commissione, espressione dei sindacati e degli industriali, che doveva vigilare sulla sicurezza nei posti di lavoro. Daniele Deplano era stato condannato con la formula del rito abbreviato a un anno e otto mesi.