“Taccia quando parlo e mi lasci dire ciò che voglio”: Ventimiglia vive un Consiglio Comunale lungo e animato

21 novembre 2015 | 01:17
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“Taccia quando parlo e mi lasci dire ciò che voglio”: Ventimiglia vive un Consiglio Comunale lungo e animato
“Taccia quando parlo e mi lasci dire ciò che voglio”: Ventimiglia vive un Consiglio Comunale lungo e animato
“Taccia quando parlo e mi lasci dire ciò che voglio”: Ventimiglia vive un Consiglio Comunale lungo e animato
“Taccia quando parlo e mi lasci dire ciò che voglio”: Ventimiglia vive un Consiglio Comunale lungo e animato
“Taccia quando parlo e mi lasci dire ciò che voglio”: Ventimiglia vive un Consiglio Comunale lungo e animato
“Taccia quando parlo e mi lasci dire ciò che voglio”: Ventimiglia vive un Consiglio Comunale lungo e animato

Iniziato con un minuto di silenzio, il Consiglio è andato avanti tra diverbi e bagarre

Ventimiglia. E’ iniziato con un minuto di silenzio per ricordare le vittime degli attentati di Parigi, il Consiglio Comunale della città di confine. “Un attacco vile e tremendo che l’Isis ha mosso alla Francia”, ha dichiarato il Presidente del Consiglio Comunale De Leo, “Siamo vicini al popolo francese”.
“Ringrazio tutti i consiglieri per la presenza, domenica scorsa, in piazza XX Settembre”, ha affermato il Sindaco Ioculano, “In quello che è stato un momento di raccoglimento davanti al Consolato francese”.

Si è passati poi ad illustrare l’ordine del giorno vero e proprio, quello di un Consiglio Comunale denso di argomenti durante il quale non sono mancati botta e risposta pepati tra Maggioranza e Opposizione.

Come di consuetudine a prendere la parola per primo è stato il Sindaco che ha portato la sala a conoscenza di tre tematiche che l’Amministrazione sta affrontando.
“Per prima cosa”, ha dichiarato Ioculano, “Il Comune sta affrontando l’emergenza del punteruolo rosso. Non essendoci altre soluzioni all’altezza di quello che è un problema serio, stiamo procedendo con le potature delle palme, rimuovendo la chioma di quelle infestate”.
Per discutere con la cittadinanza dell’emergenza costituita dall’attacco del coleottero, il 28 novembre ci sarà un incontro, patrocinato dal Comune, presso la sala consigliare.
Nel frattempo è stato affidato ad una ditta l’incarico di asportare le chiome di 22 palme per un importo di 5mila euro, mentre un secondo affidamento, per 20mila euro, avverrà tra breve e riguarderà la rimozione di 55 tronchi di palme, da tagliare e smaltire.

Fortemente voluti dalla Giunta Ioculano, i mercatini di Natale: verranno ospitati nei giardini comunali per un mese, dall’8 dicembre al 7 gennaio.

“Per dare massima trasparenza alle pratiche amministrative”, ha poi dichiarato il Sindaco, “Approderà presto in Consiglio lo streaming per la diretta delle sedute. Anche questo era un obiettivo della mia Giunta”.

Momento più movimentato della serata, il dibattito durato due ore tra mozioni, interpellanze ed interrogazioni. Tutte presentate dalla Minoranza, gli atti hanno trattato i più diversi argomenti: dal centro di accoglienza per migranti fino al ponte di Bevera, passando per le pantegane avvistate in diverse zone della città e molto altro ancora.

La prima ad essere trattata è stata una mozione inerente il centro temporaneo di accoglienza dei richiedenti asilo, presentata dal Consigliere Silvia Malivindi e rimasta in sospeso dall’ultimo Consiglio Comunale.
“Si tratta di una mozione ad oggi superata”, ha dichiarato la Malivindi, “Perché il termine del contratto di subcomodato tra Rfi, Comune e Prefettura è scaduto il 31 ottobre scorso”.
Nonostante questo, però, la consigliera ha voluto illustrare la mozione in quanto nulla è cambiato dal 31 ottobre ad oggi: il campo è sempre allo stesso posto, in piazza Cesare Battisti, e il tema resta scottante sotto diversi punti di vista. Anche burocratici.
“Non è stata pubblicata per tempo sull’Albo Pretorio la delibera di somma urgenza con la quale la Giunta approvava l’accordo di sub-comodato per i locali stazione con Rfi”, ha fatto sapere la grillina, “E non è stata neanche trasmessa ai consiglieri capigruppo come sarebbe corretto fare. Il fatto che questi non siano stati resi edotti della delibera è assai grave. Voglio credere che sia solo una casualità, un mero errore formale”.
Per quanto riguarda il centro in sè, “Il Prefetto non ha mai dato risposta chiara e univoca sulla sua tipologia”, ha ricordato la Malivindi, “Ma l’ho scoperto da sola facendo delle ricerche: quello di Ventimiglia fa parte dei tanti centri temporanei straordinari istituiti da un prefetto in Italia. Il 70% dei migranti si trova in questi centri con le stesse modalità e questo vuol dire che non è identificato e si trova nella situazione di quella ventimigliese”.
Ora, con il contratto di subcomodato scaduto da venti giorni, resta da capire cosa si può chiedere alla Prefettura e cosa fare per i cittadini che il centro per migranti ce l’hanno dentro casa. “Si auspica un riassorbimento graduale nel sistema di accoglienza”, dice la Malivindi, così come indica lo stesso Ministero dell’Interno in materia.
“Dopo quanto accaduto nella vicina Francia, non possiamo più procrastinare”, ha concluso la Consigliera, “L’Amministrazione deve insistere, il Sindaco si deve fare portavoce di questa richiesta”.
Oltre alla preoccupazione per la presenza sul territorio di persone non identificate, la Malivindi ha ricordato che il centro “è in parte situato in aree condominiali e i residenti non sono mai stati interpellati. Nessuno si è premurato di verificare la completa disponibilità di queste aree. Non so di tutti gli altri centri in Italia ce ne sia uno nella stessa situazione”.
A rispondere è stato il Sindaco Ioculano: “Il ritardo nella pubblicazione della delibera è stato causato da un errore degli uffici, che lo hanno anche ammesso. Ma il ritardo della pubblicazione non va ad inficiare sulla validità della delibera di Giunta. Per quanto riguarda l’attività di pressione in Prefettura assicuro che viene fatta. Domenica scorsa ho rinnovato questa richiesta, ma lo avevo già fatto in una lettera inviata al Prefetto il 29 ottobre e l’ho fatto anche oggi con una nuova lettera”.

“Chiedo l’annullamento di quella delibera”, ha ribattuto la Malivindi.
“Siamo assolutamente d’accordo con alcune richieste della Consigliera”, ha dichiarato il Consigliere Ghirri, “Ma non voteremo a favore perché non possiamo annullare una delibera di Giunta che ha già avuto la sua esecutività”.
La mozione è stata così votata favorevolmente dalla sola Opposizione. Contrari la Maggioranza.

Altro tema caldo, quello della gestione delle palestre comunali, è stato discusso grazie ad un’interpellanza presentata dal Consigliere Ballestra che, dopo aver ricevuto risposta scritta, ha dichiarato: “Non sono soddisfatto della risposta alla mia interpellanza perché a mio modo di vedere contiene delle inesattezze”, ha dichiarato il Consigliere. “Il gestore ora mi ha fatto scrivere dal suo avvocato e quindi risponderete a lui per quanto riguarda le note di cui mi dite che non c’è traccia”.
“Ma la cosa che non va bene in questa pratica è la gestione degli sport “minori”. I commissari nel 2013 bene hanno fatto a fare una gara per dare in gestione le palestre, poiché prima era un po’ approssimativa. Con questa operazione il Comune risparmia dei bei soldini”, ha spiegato il Consigliere, che ha parlato degli accordi tra ente comunale e gestore degli impianti in merito alla spartizione, per esempio, delle quote relative alle utenze. “Due mesi fa quando ho presentato questa interpellanza, il gestore non aveva ancora ricevuto il totale che deve pagare per le utenze. Ma come si fa? Questi sono impegni che il Comune si prende e poi non è in grado di rispettare, e sono impegni minimi. Credo che abbiate fatto degli errori in quest’anno”.
Altro errore, sottolineato da Ballestra, è quello relativo al mancato controllo di quanto fanno gli utenti delle palestre ed in particolar modo le scuole: “Hanno il diritto di usufruire degli impianti, ma devono accollarsi la pulizia e non la fanno. Quindi o il gestore diventa cattivo e dice o fate la pulizia o vi arrangiate e andate in mezzo alla strada, o il Comune interviene. La stessa cosa vale per i contributi agli sport minori”.
Gli animi si sono scaldati quando Ballestra ha ricordato che la Giunta Ioculano ha speso 40mila euro per un campo di beachvolley dalla durata effimera di appena due mesi: “E’ come se aveste speso 600 euro al giorno per il campetto: potevate invece dare un contributo alle associazioni per pagare il canone”, ha dichiarato, mentre il Presidente De Leo cercava inutilmente di far attenere il Consigliere all’argomento dell’interpellanza. “Io dico quello che voglio. E sono clamorosamente insoddisfatto di questa vostra risposta. E lo sono ancora di più oggi perché si aprirà un contenzioso per la gestione delle palestre. Cosa fatta bene dai Commissari, ma portata avanti senza criterio dall’Amministrazione”.

Discusse, poi, una serie di interrogazioni presentate dai consiglieri Malivindi e Iachino. La prima delle quali riguardava la gestione dei rifiuti.
Anche in questo caso, nessuna soddisfazione per la Minoranza delle risposte scritte presentate dall’Amministrazione.
Malivindi: “Parliamo di un sistema di raccolta che entrerà a regime solo nel primo semestre del 2017. Il capitolato con la Docks è scaduto il 31 dicembre 2014 e noi, ora, stiamo parlando del 2017. Questa risposta non mi soddisfa perché mi sembra che stiamo dormendo”.
E ancora: “L’Amministrazione ha chiesto agli uffici di preparare una bozza di capitolato e nel frattempo, per 12mila euro, ha assegnato alla cooperativa Erica di Alba la predisposizione di un progetto analogo. E anche in questo caso la determina di giunta non è mai stata pubblicata sull’Albo Pretorio”.
Sul delicato tema dei rifiuti, si è espressa il mese scorso anche la Regione Liguria: un’apposita commissione voluta dall’Assessore Giampedrone ha stabilito che entro il 2016 i Comuni liguri debbano raggiungere il 45% di raccolta differenziata. “Che cosa chiede la Regione ai Comuni? Chiede che ciascuno di essi presenti il piano raccolta rifiuti entro il maggio 2016. E noi come facciamo che non abbiamo niente?”, si è chiesta la Malivindi.

Derattizzazione: troppi ratti in spiaggia, e non solo, a Ventimiglia. I consiglieri Iachino e Malivindi ne hanno fatto oggetto di un’interrogazione. “Nel frattempo ho appreso con piacere che una derattizzazione è stata fatta”, ha dichiarato Iachino. Ora però, a quanto sembra, i ratti hanno abbandonato l’area disinfestata e sono migrati verso la foce del Roja: “Ora, invece che il birdwatching faremo il ratwatching”, ha dichiarato il Consigliere.

Sempre Malivindi e Iachino hanno firmato a quattro mani l’interrogazione sulla proroga tecnica per l’appalto della gestione dei parcheggi a pagamento.
“L’appalto con la ditta Colombo è scaduto l’11 settembre”, ha sottolineato la Malivindi, “Perché avete fatto una proroga invece di un nuovo capitolato e di una successiva gara? Il 20 agosto 2015 avete prorogato l’appalto alla Colombo fino a quando necessario e senza motivazioni. Vorrei sapere come sia possibile che questa amministrazione da giugno 2014 sia arrivata ad agosto 2015 senza pensare che l’appalto con la Colombo sarebbe scaduto e sia arrivata così ad una proroga tecnica”. Secondo caso di proroga, questo, visto che anche la gestione della nettezza urbana, affidata alla Docks Lanterna, è in regime di prorogatio.
“Si vede che non vi interessa, che non è una vostra priorità e allora vorrei sapere quali sono le vostre priorità perché ancora non l’ho capito”, ha concluso la Malivindi tra gli applausi del pubblico.

A quale titolo sulle spiagge ventimigliesi c’erano i camion della ditta Tesorini visto che l’appalto era stato dato ad un’altra azienda? Questo l’argomento della successiva interrogazione presentata sempre dalla coppia Malivindi – Iachino.
Iachino: “Il subappalto deve essere rigorosamente previsto nel contratto. Non so se la clausola fosse presente o meno nel bando di gara. E’ da verificare, me lo dovete dire voi. In ogni caso siete fuorilegge”.

Ultima delle interrogazione presentate a quattro mani dai consiglieri Malivindi e Iachino è stata quella relativa all’applicazione della norma sul decoro urbano. Tante le situazioni critiche a Ventimiglia: una per tutte quella dell’ex calzaturificio Taverna. “Si può chiedere ai proprietari almeno di oscurare certi sfaceli?”, ha chiesto Iachino.

Bagarre durante la discussione dell’interrogazione presentata da Ballestra e relativa alla quantificazione dei costi per la presenza dei migranti in città. Parte dell’interrogazione, presentata da tempo ma discussa solo ora, trattatava del presidio no borders.
“Questa mia interrogazione appartiene alla storia visto che il presidio no borders è stata smantellato. Ma l’area è ancora sotto sequestro? E’ comunale e sarebbe bene restituirla alla città”.
A questo punto è intervenuto il Vice Sindaco Sciandra, che ha fatto sapere a Ballestra che l’area è stata dissequestrata: “Allora togliete i sigilli, grazie, visto che così fa schifo”.
Mentre rispondeva alla Sciandra, però, il Consigliere è stato interrotto dal Presidente De Leo, che chiedeva un ritorno all’oggetto dell’interrogazione.
La voce, tra i due, si è fatta grossa e a De Leo, che tentava di far valere in ogni modo il suo ruolo di Presidente del Consiglio, Ballestra ha risposto con un perentorio: “Taccia quando parlo”, per poi rivolgersi al pubblico: “Ma guarda un po’ questo qui stasera si è montato la testa”.
La discussione si è conclusa con l’applauso generale dei presenti alla dichiarazione di Ballestra: “Io sono un Consigliere e dico quello che voglio. Qua si dorme e lei mi dice cosa devo dire, è incredibile”.

Ultima delle interrogazioni presentate, quella relativa al ponte (crollato) di Bevera. I soldi per farlo non ci sono e Ballestra dichiara: “Non siete credibili per questo non avrete i soldi. Mi avete dato i documenti, ma denotano una scarsa attenzione, per non dire un’incapacità, di affrontare l’argomento che è un grosso problema perché la frazione di Bevera è quasi isolata”.

Gli altri punti all’ordine del giorno riguardavano il rinnovo del collegio dei revisori dei conti per il triennio 2015/2018, la cessione delle azioni dell’autostrada da parte del comune, la bozza di convenzione tra 18 comuni per un calendario condiviso degli eventi e la gestione del forte dell’Annunziata. Ritirata la pratica relativa al campo Morel.
Tutti favorevolmente d’accordo sulle ultime due pratiche, votate favorevolmente dall’assise.
Un po’ di dubbi, invece, sullacessione delle azioni dell’autostrada possedute dal Comune.
“Chi volete che le compri ora? Nessuno a parte un soggetto. E così, d’ora in poi la gestione di un bene costruito dallo stato sarà solo in mano ad un privato”, ha dichiarato Ballestra.
Malivindi: “Queste azioni rendono al comune, anche se solo 2/3mila euro all’anno. Non comportano costi e quindi viene meno la motivazione di venderle. E allora perchè farlo?”.

Accolta positivamente la bozza di convenzione per un calendario condiviso di eventi: “18 comuni della costa e dell’entroterra, da Ventimiglia ad Ospedaletti, uniranno le loro forze per promuovere il territorio”, ha dichiarato il Consigliere Ghirri.
A Ventimiglia spetterà il ruolo di comune capofila.

Illustrata dalla Dottoressa Berrino la pratica relativa al nuovo regolamento del forte dell’Annunziata: “Di proprietà regionale, affidato in concessione trentennale (dal 2009), al Comune di Ventimiglia, il forte negli anni ha subito importanti interventi finanziati dai fondi FAR FERS, con l’ampliamento e il recupero di altre aree per le quali è importante prevedere l’utilizzo”.
I fruitori potranno essere persone singole, giuridiche, privati e associazioni, che potranno organizzare diversi eventi e non solo matrimoni.
I proventi verranno riutilizzati nel forte.