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Plusvalenze dei pedaggi, interrogazione in consiglio regionale del M5S

11 novembre 2015 | 10:51
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Plusvalenze dei pedaggi, interrogazione in consiglio regionale del M5S

Per la giunta ha risposto l’assessore alle infrastrutture Giacomo Giampedrone spiegando che l’autostrada dei Fiori è classificata autostrada di montagna con tariffe diverse rispetto agli altri tratti autostradali

Genova. In consiglio regionale si è parlato dell’A10, ossia utilizzare le plusvalenze per migliorare l’autostrada dei fiori.

Marco De Ferrari (Mov.5Stelle) ha presentato un’interrogazione, sottoscritta dai colleghi del gruppo Alice Salvatore, Francesco Battistini, Andrea Melis, Gabriele Pisani e Fabio Tosi per conoscere, nel dettaglio, quali opere di risanamento, manutenzione e ammodernamento la Società Autostrada dei Fiori abbia effettuato o abbia in programma di effettuare (e in quali tempi) nella tratta ligure utilizzando le plusvalenze dei pedaggi. Il consigliere ha rilevato: «Le tariffe unitarie chilometriche dell’Autostrada dei Fiori ‘A10’ vengono periodicamente aggiornate sulla base della formula revisionale che tiene conto del 70% del tasso di inflazione reale degli ultimi 12 mesi e della remunerazione degli investimenti relativi alle nuove opere realizzate. I proventi derivanti dai pedaggi – ha aggiunto – sembra che da tempo siano destinati al recupero degli investimenti già effettuati o da effettuare ma anche a sostenere le spese di ammodernamento, innovazione, gestione e manutenzione della rete». Il consigliere ha ricordato che su un percorso di circa 150 km, il costo attuale del pedaggio dell’A10 è superiore di 1 euro circa rispetto ai costi di una stessa percorrenza chilometrica sull’A12,

Per la giunta ha risposto l’assessore alle infrastrutture Giacomo Giampedrone spiegando che l’autostrada dei Fiori è classificata autostrada di montagna con tariffe diverse rispetto agli altri tratti autostradali. Giampedrone ha spiegato che la società concessionaria ha precisato che i criteri per il calcolo sono stabiliti dalla specifica normativa di settore dello Stato e più recentemente dal Cipe e che il calcolo della semplice differenza tariffaria non è corretto in quanto non tiene conto della specificità di ciascun contratto di concessione. Secondo la società concessionaria – ha aggiunto l’assessore – il termine “plusvalenza” non trova alcuna corrispondenza nel contratto di servizio. La società inoltre riferisce che nel periodo 2009-2013 ha effettuato tutti gli investimenti previsti nel contratto e che per il 2015 l’incremento tariffario applicato è stato dell’1,5% come da apposito protocollo d’intesa sul contenimento delle tariffe. Giampedrone ha aggiunto: «La partita dei rinnovi delle concessioni è nelle mani del Governo e tutto resta bloccato fino a quando quest’ultimo non prenderà delle decisioni. Da questo punto di vista la Regione è molto debole. Personalmente sto insistendo con il ministro Delrio per poter dare delle risposte ai cittadini al più presto, ma fino a quando il governo non sblocca le nuove concessioni e i nuovi piani finanziari tutto resta fermo».

Marco De Ferrari ha replicato che effettivamente il problema delle concessioni è mastodontico e andrebbe risolto a livello nazionale. «Mi fa specie che la A10 venga definita strada di montagna – ha ironizzato – l’ho percorsa ma non vi ho trovato tornanti come sullo Stelvio. Faccio poi notare che il quadro italiano di finanziamento dei servizi pubblici di trasporto è fra i più negativi d’Europa, è necessario un fondo pubblico per svilupparli».