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Per sciogliere il consiglio di Diano Marina Alfano deve decidere entro febbraio

19 novembre 2015 | 07:11
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Per sciogliere il consiglio di Diano Marina Alfano deve decidere entro febbraio

Il mandato del sindaco Giacomo Chiappori scade a maggio e il primo cittadino dianese non si scompone

Imperia. Dalla Prefettura di Imperia al Ministero dell’Interno. Sarà il capo del dicastero Angelino Alfano a decidere le sorti del  Comune di Diano Marina. E lo dovrà fare entro il mese di febbraio.

La relazione del prefetto Silvana Tizzano, che accompagna quella redatta dalla Commissione di accesso, è stata inviata a Roma per decidere se chiedere o meno prima al Consiglio dei ministri e poi al Presidente della Repubblica, di sciogliere il Consiglio comunale dianese.

Sulla questione si aprono quindi nuovi scenari. La vicenda, legata alle presunte infiltrazioni malavitose nell’amministrazione e gestione del Comune, era entrata nel vivo a gennaio, con la relazione inviata al ministero dall’allora prefetto Fiamma Spena. Il prefetto Silvana Tizzano, ad aprile, aveva poi nominato una Commissione d’accesso per verificare l’operato degli amministratori, che, chiedendo ed ottenendo una proroga, è stata a lavoro per 180 giorni.

Nell’ottobre scorso la Commissione,composta dai vice prefetti Paolo D’Attilio di Genova, Flavia Pellegrino di Cuneo e Barbara Buffa di Torino, ha presentato la sua relazione al prefetto. Quindi l’invio del plico, con la relazione di accompagnamento di Silvana Tizzano a Roma, al ministro.

Il mandato del sindaco Giacomo Chiappori scade a maggio e il primo cittadino dianese non si scompone. Anzi, ha recentemente ribadito la sua volontà di ricandidarsi. In caso di scioglimento del Consiglio, però, la normativa prevede che le elezioni slittino da un minimo di 12 a un massimo di 18 mesi. Periodo nel quale Diano Marina verrebbe gestita da un commissario straordinario. La complessa e delicata vicenda entra nella sua fase cruciale.