M5S: garanzia Giovani, il fondo (senza soldi) che prende in giro i giovani liguri

2 novembre 2015 | 15:03
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M5S: garanzia Giovani, il fondo (senza soldi) che prende in giro i giovani liguri

“Sulla carta. In realtà gli stage sono bloccati per mancanza di fondi, dal momento che i 27,2 milioni di euro ricevuti dal Ministero del Lavoro sono finiti anzitempo”

Genova. Navigando sul sito della Regione Liguria, ai nostri under alla ricerca di un primo impiego viene venduta una grande speranza: grazie a “Garanzia Giovani” potranno accedere a stage di sei mesi pagati 500 euro. A far buon peso, si aggiunge che ogni iscritto riceverà un’offerta di lavoro entro 4 mesi dalla firma del patto.

Iniziativa meritoria. Sulla carta. In realtà gli stage sono bloccati per mancanza di fondi, dal momento che i 27,2 milioni di euro ricevuti dal Ministero del Lavorosono finiti anzitempo. Ancora una volta si gioca sulla pelle dei nostri ragazzi e ragazze, alimentando speranze e illusioni che, alla prova dei fatti, si trasformano in incertezza, timori, dubbi. In una parola: precarietà. Alla quale ormai i giovani si sono tristemente abituati, in Liguria e non solo.

Noi, come MoVimento 5 Stelle, esigiamo che venga fatta al più presto chiarezza su come siano stati spesi questi milioni, visto che il numero di NEET (i ragazzi tra i 15 e i 24 anni non studiano, né lavorano) nella nostra regione continua a espandersi pericolosamente. Non abbiamo bisogno di spot o proclami, ma di un piano chiaro sulla gestione dei fondi, la loro durata e capacità. Se esistono degli incentivi per i giovani, che siano certi e fruibili. E vengano comunicati in modo pulito e trasparente, altrimenti si rischia solo di fare propaganda.

La nostra battaglia l’abbiamo già avviata a settembre con la proposta di Reddito di Cittadinanza, per ridisegnare il welfare ligure e dare un sostegno concreto alle 112mila persone che vivono attualmente al di sotto della soglia di povertà relativa (dati Istat). Le coperture – in questo caso si – ci sono: si trovano nei tagli ai costi della politica, nella lotta agli sprechi milionari, nella rinuncia ai privilegi. E allora si vedrà più chiaramente chi sta dalla parte dei liguri – giovani e meno giovani – e chi, invece, parteggia per la speculazione, la rendita, la cementificazione.