Le mire espansionistiche del Principato di Seborga, Marcello I: “l’ospedale Saint Charles nostro stato satellite”

26 novembre 2015 | 12:37
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Le mire espansionistiche del Principato di Seborga, Marcello I: “l’ospedale Saint Charles nostro stato satellite”
Le mire espansionistiche del Principato di Seborga, Marcello I: “l’ospedale Saint Charles nostro stato satellite”
Le mire espansionistiche del Principato di Seborga, Marcello I: “l’ospedale Saint Charles nostro stato satellite”
Le mire espansionistiche del Principato di Seborga, Marcello I: “l’ospedale Saint Charles nostro stato satellite”

E come si è arrivati a chiedere l’annessione del Saint Charles al “Principato”?

Seborga. Non è Risiko ma a volte la realtà supera la fantasia. Questa mattina il “principe” di Seborga Marcello I in un incontro organizzato nella sala consiliare del comune alle spalle di Bordighera ha lanciato una proposta che ha dell’incredibile: “Visto che a Seborga non c’è spazio per creare un ospedale, prendiamoci il Saint Charles di Bordighera facendolo diventare uno stato satellite del Principato, tanto sta per chiudere…”

Una proposta choc e assurda: va bene che l’autoproclamato Principato da anni rivendica la sua indipendenza dall’Italia però forse si sta esagerando. Il tutto nasce dalla riunione che stamattina si è svolta in comune tra un ignaro sindaco di Seborga, il “principe” e la “principessa” Marcello I e Nina Dobler e l’Agm una azienda che avrebbe un vero e proprio libro dei sogni per Seborga che spazia da uno sviluppo ecosostenbile del Principato ad addirittura avere un eliporto nel piccolo paese.

E come si è arrivati a chiedere l’annessione del Saint Charles al “Principato”? In sostanza la volontà del “regnante” è quella di creare una clinica modulare specializzata nello sport, un’eccellenza sicuramente da tutti invidiata ma per fare ciò il “Principato” dovrebbe invadere con le sue truppe – a cavallo (?) – Bordighera o forse cercare con l’aiuto dei petroldollari sauditi, coi quali Marcello Menegatto ha importanti contatti, di acquistare la struttura sanitaria.

Insomma il “Principato” non perde mai occasione di finire sui giornali per le, almeno in questo caso, strampalate proposte del suo “Principe” manager che dopo aver creato consolati, ambasciate e nazionali di calcio ora punta a giocare a fare il conquistatore.