Ex compagno accusato di violenza sessuale, assolto in tribunale a Imperia

Lo stesso pubblico ministero Stefania Brusa ha proposto l’assoluzione
Imperia.Obbligata a fare l’amore dal compagno che nutriva, pare, un’ossessione per il sesso. Ma il giudice del tribunale di Imperia lo ha assolto: ha stabilito infatti che non si trattava di rapporti strappati con la forza e la coercizione. Se avesse voluto, la donna avrebbe potuto benissimo allontanarsi da quella casa da lei considerata una sorta di prigione/alcova. E invece non l’aveva fatto. Dunque consenziente? Il giudice Massimiliano Rainieri ha assolto l’uomo, un cinquantenne, «perchè il fatto non sussiste». Lei, 30 anni, ha visto crollare il castello di accuse che si basavano tutte sulle sue dichiarazioni.
L’imputato, assistito dall’avvocato Sandro Lombardi, rischiava una pesante condanna: la violenza sessuale poteva costargli dai 5 ai 10 anni di carcere a seconda delle aggravanti. La storia è raccontata dalla Stampa/Il Secolo XIX.
I fatti sono accaduti a Imperia quattro anni fa circa. La coppia aveva dato vita a una convivenza che sulle prime aveva funzionato. Poi, come sovente accade, si sono avuti i primi problemi. Il rapporto si è incrinato, poi s’è rotto del tutto ma con strascichi giudiziari. Rivolgendosi alle forze dell’ordine, la trentenne ha denunciato il suo ex, raccontando di violenze sessuali ripetute. «Mi obbligava ad avere rapporti», ha spiegato.
Ma in aula, sentite le testimonianze, decisive, il racconto di amici e conoscenti, e quello degli stessi protagonisti, la vicenda ha assunto toni più sfumati dal punto di vista giudiziario. Alla fine, il giudice ha decretato che, mentre facevano sesso, c’era il consenso da parte di entrambi e non c’era chi fungeva da aguzzino o costrittore. Il verdetto è stato di totale proscioglimento.
Lo stesso pubblico ministero Stefania Brusa ha proposto l’assoluzione. Segno che le prove portate dalla parte civile non sono state considerate sufficienti.