Emergenza Punteruolo Rosso, Sanremo Attiva chiede chiarezza all’Amministrazione Biancheri

5 novembre 2015 | 15:15
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Emergenza Punteruolo Rosso, Sanremo Attiva chiede chiarezza all’Amministrazione Biancheri

“Per capire veramente cosa sia stato fatto e le responsabilità in gioco, Sanremo attiva chiederà un’integrazione alla parziale documentazione già ottenuta, nonché il resoconto dettagliato della spesa impegnata dal Servizio “Parchi e servizi per la tutela ambientale del verde”, relativamente al quinquennio 2010-2014”

Scrive il consigliere comunale Francesca Antonelli di Sanremo Attiva: “A cosa servono le leggi statali, i decreti regionali e le ordinanze comunali se poi non vengono applicate e diventa pericoloso fermarsi a riposare su una panchina?

Parliamo ancora di palme, di palme che crollano a terra e di Punteruolo rosso.

2014: in agosto il ramo di una palma è caduto sull’edicola di corso Matuzia e a fine anno, in corso Trento e Trieste, è caduta una palma intera.
2015: in agosto una palma di 5 metri è caduta in corso Imperatrice e in ottobre, a causa del forte vento, un paio di alberi di Villa Angerer sono finiti su alcune auto e nelle foto a corredo dell’articolo si vede distintamente un grosso stipite di palma crollato.

Purtroppo siamo in “buona compagnia” e crolli di palme si susseguono anche nella vicina Bordighera tanto che i giornali scrivono: “Due palme cadute in meno di sette giorni, la terza in meno di quattro mesi. E si è sfiorata di nuovo la tragedia. Ora è allarme per il principale patrimonio verde cittadino devastato dal punteruolo rosso e dall’incuria”, “Le piante continuano a cadere, improvvisamente e anche se non sono malate”. .. “Finora il comune ha rischiato molto: e per fortuna è andata bene, ma il fatto che le palme ormai cadano improvvisamente sta preoccupando e non poco gli esperti”.

Anche Sanremo attiva è molto preoccupata per la situazione e purtroppo sembra essere sola, ritenendo che l’amministrazione comunale finora non abbia compreso la gravità della situazione.
Eppure, già con l’interpellanza presentata in Consiglio in marzo, avevamo richiamato l’attenzione sulla necessità di attuare gli specifici protocolli fitosanitari previsti per la lotta contro il Punteruolo rosso e avevamo fatto presente che nel territorio comunale era presente un considerevole numero di palme morte, che rappresentavano un grave pericolo per la pubblica incolumità.
Oggi, dopo sei mesi, la situazione non è assolutamente migliorata: moltissime palme risultano morte e di tante rimane solo lo stipite, in barba ai protocolli che dispongono che quando la palma è compromessa si deve procedere all’immediato.

Il Sindaco in aprile ha emesso un’ordinanza a tutela della pubblica incolumità, disponendo l’abbattimento degli stipiti di palme morte, ma ne esisteva già un’analoga emessa nel 2010 dall’allora Sindaco Zoccarato e, secondo noi, forse bastava fare applicare quella. Ma ben vengano due ordinanze uguali se producessero risultati: invece anche quest’ultima ordinanza è rimasta dimenticata, lettera morta, come la precedente.

Sanremo attiva si chiede cosa aspetti l’amministrazione comunale ad agire efficacemente per mettere in sicurezza il territorio. Sanremo Attiva si chiede se i cittadini siano consapevoli del pericolo che incombe sulle loro teste quando sostano nei pressi delle palme collassate? Noi un consiglio vogliamo darlo: meglio stare a debita distanza!

Questa vicenda ci preoccupa molto non solo per la pubblica incolumità e per il triste destino a cui sembra destinato il verde pubblico, ma anche perché in merito, non si riesce ad avere risposte chiare e puntuali dall’amministrazione comunale. Crediamo invece che la trasparenza sia un atto dovuto da parte degli amministratori pubblici.

In giugno abbiamo chiesto nota delle spese sostenute negli ultimi cinque anni per le azioni di prevenzione e cura per la lotta obbligatoria al Punteruolo: dalla risposta emerge che sono state curate con risanamento meccanico solo 56 palme e che ne sono state abbattute 139! Ci risulta poi che solo altre 50 palme sono oggi oggetto di cura preventiva con nematodi.

Anche la famosa casalinga di Voghera, capirebbe facilmente che la lotta al Punteruolo rosso attuata dal nostro Comune, non corrisponde a quella prevista dalla legislazione vigente e dal piano d’Azione regionale!
Eppure la maggioranza sostiene il contrario!

Infatti, quando abbiamo presentato un ordine del giorno in Consiglio comunale, per incentivare la lotta al Punteruolo, la maggioranza lo ha respinto con fronte compatto, non solo votando contro all’unanimità, ma liquidandola senza pietà, ritenendo inutile un dibattito consiliare su questo tema! Nessun consigliere di maggioranza si è espresso in merito se non per leggere una nota del Settore interessato che sostiene che “ il Servizio Beni Ambientali si è sempre attenuto al rispetto del protocollo di lotta integrata secondo le disposizioni contenute nel Piano d’Azione della Regione Liguria, che il Comune di Sanremo ha avuto un ruolo di primo piano nella lotta al Punteruolo rosso intervenendo prontamente con il risanamento meccanico, anche presso palme private, dal 2010 al 2013, conseguendo apprezzabili successi nel contenimento delle infestazioni annuali a poche decine di unità.”

Lo stato di infestazione in cui versano le palme del nostro territorio è la prima prova che esiste una enorme difformità tra quanto dichiarato e la realtà dei fatti; la nota degli interventi fatti lo conferma (56 palme trattate in 5 anni!!), e lo stesso Assessore alle Attività produttive, ha smentito la sua maggioranza confermando il giudizio di Sanremo attiva, ammettendo pubblicamente che dalla nota consegnata dal Servizio Beni Ambientali non risultava che fossero stati eseguiti i trattamenti preventivi e curativi obbligatori.

La cosa è gravissima, ma nessun provvedimento ad oggi è stato preso in merito, salvo lanciare una procedura aperta per l’aggiudicazione del servizio di manutenzione del verde pubblico della città per due anni, per l’importo complessivo di un milione e mezzo di euro. Ecco come la nostra amministrazione comunale tenta di risolvere il problema, esternalizzando completamente il Servizio, nell’aleatoria speranza che l’eventuale imprenditore privato si assuma l’impegno e la responsabilità di realizzarlo, con meno della metà delle risorse utilizzate finora e traendone pure il proprio profitto economico.

E non poteva mancare il colpo di scena finale, un recente articolo in cui esponenti dell’amministrazione comunale narrano di una sperimentazione in corso con i nematodi su 50 palme e la presentano come la cronaca di una guerra quasi vinta. Nella realtà, invece, il vincitore è il Punteruolo rosso e gli sconfitti sono ancora i cittadini di Sanremo. Ma come? Oggi si fanno i test sui nematodi? Si spendono oggi soldi pubblici per fare sperimentazioni sui nematodi, quando tutto il mondo scientifico ne conosce perfettamente i meccanismi di azione e l’efficacia nelle prime fasi di infestazione? Si fanno oggi, quando Sanremo è stata già dichiarata zona infestata dal febbraio 2010, e nel novembre 2013 dichiarata zona di contenimento e cioè: “area in cui la diffusione del punteruolo rosso è tale che non si ritiene più possibile la sua eliminazione dopo l’applicazione per un triennio di misure fitosanitarie volte all’eliminazione del citato organismo nocivo”?

Per capire veramente cosa sia stato fatto e le responsabilità in gioco, Sanremo attiva chiederà un’integrazione alla parziale documentazione già ottenuta, nonché il resoconto dettagliato della spesa impegnata dal Servizio “Parchi e servizi per la tutela ambientale del verde”, relativamente al quinquennio 2010-2014, per ogni singola categoria di intervento.
Sanremo Attiva intende semplicemente ricordare che l’amministrazione comunale ha comunque delle specifiche responsabilità nella gestione della cosa pubblica, il Sindaco ha delle responsabilità ben precise ai fini dell’incolumità pubblica della popolazione e per la sicurezza urbana di un bene pubblico da tutelare come il patrimonio arboreo del territorio”.