Continua la “maledizione dello Sclavi”: Argentina battuta ad Arma dal Pinerolo

15 novembre 2015 | 17:45
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Continua la “maledizione dello Sclavi”: Argentina battuta ad Arma dal Pinerolo
Continua la “maledizione dello Sclavi”: Argentina battuta ad Arma dal Pinerolo
Continua la “maledizione dello Sclavi”: Argentina battuta ad Arma dal Pinerolo

Non mancano le polemiche sull’arbitraggio: D’Amato non ha visto un fallo di mano in area del Pinerolo su cross di Garattoni

ARGENTINA 0 – PINEROLO 1 (Noia 7′)

Continua la “maledizione dello Sclavi” per l’Argentina. Oggi la neopromossa Pinerolo espugna il campo di gioco armese con un solo gol (Noia di testa) a inizio partita e poi si chiude in un 5-4-1 da bunker. Un bunker le cui feritoie sono state sigillate, oltre che da una poca lucidità dei rossoneri, anche e soprattutto da una terna arbitrale che definire miope è riduttivo. A inizio partita, il direttore di gara D’Amato, aveva annullato due gol per fuorigioco: uno a testa per formazione con quello di Ceccarelli visto solo ed unicamente dal suo assistente. Poi, nella reazione dell’Argentina, concretizzatasi soprattutto per tutto l’arco del secondo tempo con un assedio costante all’area del Pinerolo, il fischietto di Siena ha più volte messo il suo “zampino” sempre a sfavore dei padroni di casa. Fuorigioco dubbi a parte, ci sono almeno due presunti penalty che meritano – secondo gli armesi – anche qualcosa in più della moviola. Il primo a metà della seconda frazione, con due falli in area consecutivi: prima un calcione a Lo Bosco che non cade e passa a Ceccarelli, il quale a sua volta viene contrastato fallosamente fino a farlo letteralmente sdraiare a terra. In entrambi casa la terna lascia proseguire. A tre minuti dalla fine (dopo aver espulso mister Ascoli per proteste) D’Amato non vede un fallo di mano in area del Pinerolo su cross di Garattoni. Al di la dell’arbitraggio, i padroni di casa comunque , specialmente nella seconda frazione, hanno dato il meglio per ribaltare la situazione, pur con una certa foga che toglie chiarezza al gioco. Le occasioni non sono però mancate. Si segnala Ceccarelli che a inizio ripresa, di testa in tuffo, costringe Zaccone al miracolo in tuffo e , prima del fischio finale, la traversa che toglie la gioia del gol su punizione a Bettini. I play off, per ora, attendono che gli armesi tornino a far punti in casa.

ARGENTINA: 1.Manis, 2.Garattoni, 3.Leo (85′ Celotto), 4.Muratore (60′ Marin), 5.Tos, 6.Noto, 7.Leggio (46′ Moroni), 8.Colantonio, 9.Lo Bosco, 10.Bettini, 11.Ceccarelli. ( 12.Forzati, 13.Corio, 14.Moroni, 15.Canu, 16.Mannoni, 17.Cugge, 18.Cardia, 19.Marin, 20.Celotto). All: Ascoli.

PINEROLO: 1.Zaccone, 2.Assisi, 3.Dalmasso, 4.Grillo, 5.Grancitelli, 6.Rignanese (85′ Pantaleo), 7.Esposito
(55′ Begolo), 8.Noia, 9.Dalla Costa, 10.Sardo, 11.Lippo (60′ Compagno). (12.Feleppa, 13.Saadi, 14.Mannai, 15.Gili, 16.Pantaleo, 17.Lahkdar, 18.Begolo, 19.Francesa Gherra, 20.Compagno). All: Nisticò

Direzione di gara: abitro D’Amato da Siena. Assistenti Zangaro da Catanzaro e Lenza da Siena.

Ammonizioni. Per l’Argentina Noto, Lo Bosco, Marin e Bettini. Per il Pinerolo Grillo e Rignanese.

DICHIARAZIONI:

Mister Ascoli: “Primo tempo un po’ sottotono ma secondo tempo veemente ed arrembante. Sull’arbitraggio non mi esprimo per rispetto di una categoria che fortunatamente non è rappresentata solo dalla terna di oggi”.

DS Ciaramitaro: “Abbiamo preso il gol dopo che, annullato il nostro, ci siamo un attimo disorientati. Nel secondo tempo abbiamo avuto molte occasioni ma, tra pali, traverse e penalty non fischiati non ce l’abbiamo fatta. Abbiamo peccato un po’ in mancanza di lucidità”.