Claudio Scajola: ‘”lettera attribuita Gemayel falso grossolano'”

La lettera, scritta al computer in francese e indirizzata “al mio caro Claudio”, era stata sequestrata a Scajola nel corso delle perquisizioni operate in occasione del suo arresto avvenuto l’8 maggio dello scorso anno.
“Anche il piu’ sprovveduto degli investigatori avrebbe capito che quella lettera a firma Gemayel era un grossolano falso. L’ho spiegato fin da subito agli inquirenti senza esito. Ma le pare che in una lettera scritta a macchina un potenziale presidente di repubblica scriva di essere disponibile ad ospitare un ricercato come Matacena?”. A dirlo, parlando con i giornalisti, e’ stato l’ex ministro Claudio Scajola. Il riferimento e’ alla lettera attribuita dall’accusa all’ex presidente libanese Amin Gemayel.
La lettera, scritta al computer in francese e indirizzata “al mio caro Claudio”, era stata sequestrata a Scajola nel corso delle perquisizioni operate in occasione del suo arresto avvenuto l’8 maggio dello scorso anno.
Nella missiva, risalente al 20 marzo 2014, il mittente scriveva, tra l’altro: “mi occupero’ a partire da domani di
trovare un modo riservato per farlo uscire dagli Emirati Arabi poiche’ tratteremo il dossier con molta attenzione. Ho potuto patrocinare la questione e abbiamo gia’ convenuto che una volta qui, egli potra’ beneficiare, in maniera riservata, della stessa posizione che egli ha a Dubai, consegnandogli un documento di identificazione con dati anagrafici affinche’ egli possa rimanere nel nostro Paese e condurre una vita normale, naturalmente sotto la nostra responsabilita’”. Gemayel, in passato, ha negato la paternita’ della lettera inviata via fax.