Bordighera: tra storia, natura e cultura rinasce “u Biu”, l’antico acquedotto della città alta
Un progetto ambizioso, portato avanti con grinta e determinazione della Giunta Pallanca, che ha lottato per ottenere i finanziamenti
Bordighera. Nella calda mattinata di sole di oggi, è stato ufficialmente presentato il nuovo “biu”: l’antico acquedotto che attraversa il vallone del Sasso e conduce il centro storico della Città delle Palme al caratteristico borgo della sua frazione.
Un progetto ambizioso, quello portato avanti con grinta e determinazione della Giunta Pallanca, che ha combattuto per ottenere i finanziamenti necessari per riqualificare e mettere in sicurezza il beodo.
Grazie ai fondi Par Fas, l’Amministrazione ha trovato i 700mila euro che servivano per portare a compimento i lavori.
“Ora il beodo è ristrutturato al 70%”, spiega il vice Sindaco Massimiliano Bassi, “Il nostro obiettivo è quello di trovare altri finanziamenti per poter riqualificare tutto il percorso, ponte romano compreso”.
Una passeggiata bellissima, quella offerta dal beodo: tra storia, natura e cultura di un passato che oggi vive ancora grazie a chi ha lavorato sodo per restituire alla collettività il patrimonio offerto da u Biu.
“Ringrazio tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione del progetto”, ha dichiarato il Sindaco Giacomo Pallanca, “In primis il mio vice, Massimiliano Bassi. Ma anche i progettisti, gli Architetti Burlando e Palazzo, la ditta Masala per aver eseguito i lavori in modo impeccabile e il geometra del comune, Breviglieri”.
A rendere noti gli aspetti tecnici del progetto è stato poi l’Architetto Roberto Burlando: “Iniziati nel febbraio 2015, i lavori sono terminati proprio ieri, con il collaudo delle luci. L’importo lavori è stato di 700mila euro, a fronte di un quadro economico di un milione di euro”.
“Quest’area”, ha continuato l’architetto, “Presentava prima numerose difficoltà, tra cui punti di versamenti in frana. Quindi, ad essere stata ripristinata, non è solo la possibilità di godere di una vista sul mare meravigliosa, ma anche la sicurezza”.
Per poter intervenire nella manutenzione dell’acquedotto, che oggi scorre in canali sotterranei, i progettisti hanno lasciato una striscia di ghiaino a ridosso dei muri a secco che costeggiano il percorso: “In questo modo”, ha spiegato Burlando, “In futuro non si dovrà intervenire sulla pavimentazione per arrivare all’acquedotto, ma basterà rimuovere la ghiaia”.